Cinque dei nove imputati del Pd nel processo sui costi della politica sono in tribunale dalle 9 per essere sentiti in udienza dal gup. Il pm contesta 63.500 euro di peculato e 57.800 euro di finanziamento illecito del partito a Raimondo Donzel, Carmela Fontana e Gianni Rigo; 118.800 euro di indebita percezione di contributi pubblici a Ruggero Millet (coop Le Travail); 2.900 euro di finanziamento illecito al partito a Giuseppe Rollandin (Fondazione Giulio Dolchi), Fontana, Rigo e Donzel.
Per Fontana si tratta di spontanee dichiarazioni mentre per gli altri quattro imputati di interrogatorio. Oltre a loro e alle difese, per l'udienza preliminare sono presenti in aula il gup Maurizio D'Abrusco e il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia. Questa prima tranche del processo coinvolge 24 imputati, esponenti di tutti i gruppi della passata legislatura del consiglio regionale della Valle d'Aosta - tranne i tre imputati Stella Alpina, per i quali udienza preliminare per è fissata al 15 aprile - e fa riferimento al presunto illecito utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari. L'ammontare del peculato per i tre consiglieri regionali della passata legislatura, secondo gli inquirenti è così suddiviso: 40.800 euro per Fontana (all'epoca capogruppo), 11.900 per Donzel e 10.700 per Rigo. Somme che finivano nella loro disponibilità in parte come rimborsi di propri contributi previdenziali, rimborsi spese generici e, a seconda dei casi, con bonifici, prelievi di contante o assegni. Tra i 57.800 euro di finanziamento illecito al partito spiccano i costi sostenuti per cene, biglietti aerei, e l'organizzazione di feste e sagre: i 2.600 euro per il soggiorno di 44 persone in un residence di Sarre durante l'evento "Calabria in festa"; i 300 euro per un vaso di cristallo, regalo di matrimonio; i 2.700 euro a un ristorante con fattura della prestazione al Comitato Calabria in festa; i 1.400 euro per l'acquisto di 237 chili di carne di capra in occasione dello stesso evento. La procura contesta poi 38.700 euro di finanziamento illecito del partito a Fontana e Millet. A vario titolo inoltre i tre consiglieri della scorsa legislatura, insieme ad altri imputati, sono accusati ancora di finanziamento illecito dei partiti per un ammontare complessivo di 10.100 euro. Queste contestazioni si riferiscono a inserzioni pubblicitarie su quotidiani locali in occasione delle elezioni europee, primarie e comunali di Aosta, rimborsi di spese per alimenti e bevande.
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