"Stiamo seguendo con molta attenzione la vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro di parte del Camping Green Park di La Salle e che desta preoccupazione tra i molti nostri associati che lavorano con dedizione e che hanno investito con pieno rispetto e con piena fiducia nella legislazione del settore del plein air vigente in Valle d'Aosta". Lo dichiara l'Associazione valdostana centri turismo all'aperto, membro dell'Adava. "Stando agli elementi ad oggi in nostro possesso pare che il provvedimento di sequestro non ne consideri la portata. Tuttavia essa è peculiare, e ha reso possibile e legittima la installazione e la fruibilità degli allestimenti mobili presenti nel Camping, oltre che evidentemente di altre realtà sul territorio regionale, come attestano i vari atti e provvedimenti autorizzativi rilasciati dalle amministrazioni competenti, di cui è regolarmente munito, e come fin qui confermato dai frequenti e rigorosi accessi e controlli cui le medesime amministrazioni l'hanno sottoposto nel tempo".
In questo senso, "come è noto, trattasi di impianto che esiste da decenni, e mai, nel tempo, è incappato in critiche o censure di irregolarità di tale portata. Occorre avere piena fiducia nell'operato della magistratura, ed esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti del nostro associato che potrà contare sul supporto della nostra associazione e che siamo certi riuscirà a fornire, nei modi e nelle sedi opportune, tutti gli elementi necessari a dimostrare la sua estraneità alle accuse".
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