/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Geenna, Cassazione "poco motivata la confisca dei beni di Raso"

Geenna, Cassazione "poco motivata la confisca dei beni di Raso"

"Ristorante comprato prima della presunta pericolosità sociale"

AOSTA, 21 giugno 2023, 15:34

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'acquisizione dei beni confiscati non risulta correlata cronologicamente al giudizio di pericolosità sociale qualificata formulato nei confronti di Raso dalla Corte di appello di Torino, occorrendo verificare se tale condizione soggettiva, che si faceva risalire al 2009, si era manifestata al momento dell'acquisto dei beni confiscati".

Così la Corte di cassazione nella sentenza con cui motiva l'annullamento, deciso ad aprile, della confisca dei beni del ristoratore Antonio Raso, coinvolto nel processo Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta, rinviando alla Corte d'appello di Torino per un nuovo giudizio.

Accolti tutti i sei motivi della difesa (avvocato Ascanio Donadio) riguardanti anche la mancata dimostrazione della "sproporzione reddituale" all'origine della confisca.
    "Esemplare rappresentazione di quanto si sta affermando si trae dalla confisca delle quote sociali" del ristorante La Rotonda "che erano state acquistate dal ricorrente nel 2002", quindi ben prima del 2009. "Discrasie cronologiche" che "si riverberano anche sul saldo attivo del conto corrente, cointestato ad Antonio Raso", utilizzato per "la gestione dei costi e dei ricavi dell'attività imprenditoriale in esame, sui quali si impone una complessiva rivalutazione". Ma "considerazioni analoghe valgono anche" per l'appartamento acquistato ad Aosta nel 2014 per circa 300 mila euro, dei quali però 170 mila euro provento della vendita di un immobile comprato da Raso nel 2000 e la parte restante frutto di un mutuo. "Discrasie cronologiche" che "si riverberano sui depositi bancari di Antonio Raso, giacenti" in un'altra banca e "su cui confluivano le somme provenienti dal contratto di mutuo".
    Antonio Raso, scarcerato il 31 marzo scorso dopo oltre quattro anni di custodia cautelare, è in attesa della fissazione dell'appello bis del processo Geenna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza