"L'idroelettrico chiaramente si fa con l'acqua, che non solo è scarsa e volatile ma anche utilizzabile da tanti altri soggetti. In Valle d'Aosta il problema degli usi civili è relativo, tutto sommato, però è molto importante l'uso agricolo e anche importante l'uso turistico. Qui si tratta di effettuare le necessarie ottimizzazioni. Chiaramente il dialogo ci dovrà essere, e ci sarà, con queste categorie per far sì che si riesca a fare l'uso ottimale. Il che vuol dire dividere questa torta nella maniera migliore, di modo che ci sia sostenibilità da tutte le parti".
Così Marco Cantamessa, presidente di Cva, durante un confronto sull'economia della Valle d'Aosta moderato da Mario Deaglio e organizzato da Bankitalia presso la caserma Cesare Battisti.
"Se noi riusciamo - ha aggiunto Cantamessa - a ottimizzare l'efficienza con cui utilizziamo i salti d'acqua, gli agricoltori riescono a passare a un tipo di irrigazione che disperde di meno l'acqua, se gli impianti sciistici riescono, studiando queste cose, a lavorare meglio evitando magari di sparare neve magari in un contesto in cui poi passeranno pochi turisti o magari lì si scioglie, a quel punto riusciamo non solo a dividere la torta ma a fare la torta più grande. Quello che viene fuori è un'azione importante della politica, le acque sono gestite dalla Regione, che in questo caso è la politica, che deve decidere essenzialmente due cose: come dividere tra i diversi possibili usi ma anche creare le condizioni perché questa attività virtuosa, non solo di divisione ma di allargamento o moltiplicazione della torta, possa essere fatta".
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