Nel 2024 i reati denunciati in Valle
d'Aosta sono calati del 5,75 per cento rispetto al 2023,
passando da 3.584 a 3.378. Il dato è stato fornito dal sostituto
procuratore Manlio D'Ambrosi, durante l'illustrazione del
bilancio sociale 2024 della procura di Aosta, giunto alla sua
ottava edizione.
Dai dati emerge come i furti, per la prima volta dopo diversi
anni, sono diminuiti del 10 per cento passando da 890 a 799.
Quasi dimezzate anche le estorsioni, che sono state 17 (30).
Anche i delitti informatici registrano un calo del 46 per cento
e sono stati 51 (95). Crescono invece del 41 per cento i reati
da codice rosso, i maltrattamenti sono stati 132 (93), gli atti
persecutori 63 (42), le violenze sessuali 47 (31).
''Il trend dei reati da codice rosso - commenta il sostituto
procuratore Manlio D'Ambrosi - è in continua crescita come si
evidenzia dai dati. Mentre complessivamente, dal post covid ad
oggi i reati sono diminuiti, e tra questi vi è la flessione
anche dei furti''. Il magistrato poi evidenzia la grave carenza
di organico amministrativo della procura, con una scopertura di
personale del 53 per cento: in organico sono previste 30 persone
''ma attualmente sono 14 e con i prossimi pensionamenti si
arriverà a 11 e non sono previsti concorsi. Non solo, il
personale che era stato messo a disposizione della Regione deve
rientrare per cui le difficoltà sono sempre di più''.
Tra le spese che sono cresciute vi è quella per le
intercettazioni telefoniche, che è stata di oltre 350 mila euro,
contro i quasi 294 mila euro del 2023. ''Questo aumento è dovuto
alle intercettazioni svolte per alcune indagini più complesse ma
anche all'aggiornamento dei tariffari. Così, anche per le spese
per i consulenti, periti e traduttori passate da 122 mila euro a
141 mila euro. Anche in questo caso per le esigenze di
consulenze tecniche sempre più specialistiche e per la
traduzione degli atti''. Dal bilancio sociale emerge anche che
la definizione media di un procedimento è di 46 giorni e che il
2024 si chiude quasi senza arretrato.
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