Il Consiglio Valle ha espresso
parere favorevole all'unanimità sullo schema di norma di
attuazione dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta in
materia di concessioni di derivazione d'acqua.
L'atto, trasmesso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri il
31 ottobre scorso, è composto di quattro articoli in materia di
concessioni e di subconcessioni di derivazione d'acqua, a
qualunque uso esse siano destinate.
Una volta approvata dal Consiglio dei ministri, la norma di
attuazione consentirà al Consiglio di disciplinare, con legge
regionale, l'assegnazione delle concessioni di derivazione
d'acqua, definendo le modalità di assegnazione e la durata delle
concessioni, i criteri per la determinazione dei canoni di
concessione per l'uso, prevedendo anche la possibilità di
affidamento delle concessioni a società a totale controllo
pubblico.
Il parere sullo schema di norma di attuazione sarà ora
trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri per il
prosieguo del suo iter, che si concluderà con l'approvazione del
decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri.
"La norma deve attenersi a regole che sfuggono alla volontà
locale e nazionale, limitando di fatto l'azione di questo
Consiglio regionale", ha ricordato il presidente della Regione,
Renzo Testolin. "Abbiamo già avviato - ha aggiunto - la
riflessione sulla proposta di legge che, nonostante questi
paletti fissati a monte della nostra volontà, ci consenta di
beneficiare di un'autonomia normativa e soprattutto gestionale
delle acque regionali. Rispetto alle altre norme di attuazione,
la nostra mette nelle mani della Regione la possibilità di
ricorrere alla concessione diretta in caso di affido a una
società in house.
La questione dovrà essere approfondita, ma ci differenzia in
positivo dalle altre Regioni e ci consente di aprire una serie
di valutazioni in prospettiva futura di estrema importanza.
Questa norma di attuazione non è dunque un punto di arrivo ma,
piuttosto, un punto di partenza: sarà la legge regionale che
dovrà creare i presupposti per definire un sistema delle
concessioni che sia all'altezza delle aspettative dei
valdostani".
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