"La prospettiva è di fare un deciso avanzamento nei prossimi giorni. Al termine di questa settimana si potrà capire se in quella successiva riusciremo a sostituire il tratto di tubazione, fare la videoispezione per capire se ci sono danni ulteriori anche a monte e poi cominciare a impostare il riempimento dello scavo e il ripristino della viabilità". Così Marco Framarin, dirigente comunale di Aosta e coordinatore del settore tecnico, in merito alla situazione in via Monte Vodice, dove si lavora per far fronte alla rottura della rete fognaria, scoperta dopo l'apertura di una voragine l'8 gennaio scorso.
"Oggi - spiega Framarin - abbiamo ripreso le attività con un diverso mezzo. Stiamo procedendo a scavare per liberare la fognatura verso monte per pulire e valutare le sue condizioni.
Perché vogliamo capire se dobbiamo sostituire tutto il tratto fino al pozzetto", che si trova più a Sud dell'incrocio con via Monte Pasubio.
Data l'impossibilità di accedere al fondo dello scavo, la società 'Services des eaux valdôtaines' (Sev), spiega il dirigente comunale, "ha individuato modalità diverse, con un mezzo diverso, che adesso sta procedendo alle operazioni di scavo. Dall'altra parte abbiamo eseguito un sopralluogo con la società Italgas reti mediante la quale verrà asportata la tubazione del gas che, essendo sulla verticale della tubazione della fognatura, interferisce con queste attività di scavo e ripristino della funzionalità della fognatura. Quindi mercoledì pomeriggio avranno inizio queste operazioni di sfondellamento e di intervento sulla tubazione del gas, per poterla eliminare temporaneamente nel tratto di scavo che a noi interessa".
Intanto, prosegue l’ingegner Marco Framarin, “stiamo continuando a pulire i tratti di fognatura esistenti, in modo da consentire una volta che saremo in grado di sostituire la tubazione fognaria di avere a valle una condizione di pulizia dopo i crolli che ci sono stati”.
Per il dirigente comunale “non è una situazione semplice: bisogna avere un po' di rispetto anche per i tecnici impegnati, per le imprese, per la situazione in generale che si è creata e che nessuno ha voluto e che poteva prevedere”.
Riguardo ai palazzi dove nei giorni scorsi è stato interdetto l’accesso ai locali interrati, con problemi anche agli ascensori, “abbiamo installato sabato mattina un telecontrollo che, in caso di innalzamento del livello dell'acqua all'interno del pozzetto, segnala al sottoscritto e ad altre persone questo fatto: quindi si va sul posto, si aziona la seconda motopompa e si interviene perché il livello non salga al punto da far defluire l'acqua all'interno delle cantine e delle autorimesse. Io ho monitorato anche sabato e domenica: le cantine sono asciutte, non non si è più ripetuto alcun episodio di allagamento”.
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