"Non è in discussione se sia giusto
salvare una gatta o se il responsabile dell'irregolarità sia un
primario dell'ospedale, marito della senatrice, ma semmai se la
strumentazione di un ospedale possa essere usata per scopi
privati e per introdurre esseri viventi che nemmeno possono
accedere in ospedale, oggi un gatto, domani un cane e dopo
domani un vitello. Vi è la necessità di riprendere il controllo
della sanità pubblica, valorizzando le eccellenze che ci sono e
dando l'esempio nel rispettare le regole che riguardano tutti".
Così in una nota la coalizione politica Valle d'Aosta aperta
interviene sul caso del dottor Gianluca Fanelli, radiologo
interventista, marito della senatrice Nicoletta Spelgatti
(Lega), che per salvare la sua gatta precipitata per sei piani
l'ha sottoposta a Tac e a drenaggio di pneumotorace all'interno
dell'ospedale Parini di Aosta.
"In un sistema pubblico che funziona - scrive Vda aperta - le
Tac dovrebbero essere garantite sollecitamente alle persone,
mentre per gli animali si dovrebbe prevedere un adeguato sistema
di veterinari pubblici per chi non può pagare le cure. Esistono,
infatti, cliniche veterinarie preposte per curare i nostri
animali, che hanno numeri di emergenza anche per i servizi
notturni e sicuramente, chi può permettersi queste cure, lo sa.
Invece si cerca la strada più facile e continuiamo ad assistere
ad una cattiva gestione della sanità pubblica, in cui ognuno fa
come gli pare, perché, come ha detto l'assessore a difesa di un
altro caso imbarazzante, esiste il 'diritto di sbagliare',
soprattutto se sei fuori servizio".
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