/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ti faccio fare la fine di Giulia', imputato "mai minacciata"

'Ti faccio fare la fine di Giulia', imputato "mai minacciata"

Un'ora di interrogatorio per 20enne accusato di stalking a Aosta

AOSTA, 14 febbraio 2025, 13:58

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

''Non l'ho mai minacciata, è vero le ho scritto delle parole brutte, di cui mi pento e chiedo scusa, ma durante alcuni litigi e non l'ho mai picchiata''. Lo ha detto, in aula durante il suo interrogatorio, il giovane valdostano di 20 anni a processo con l'accusa di stalking nei confronti della ex, ancora minorenne, a cui avrebbe rivolto anche la minaccia: "Ti faccio fare la fine di quella là". Un evidente riferimento all'omicidio di Giulia Cecchettin.
    Oggi si è tenuto l'interrogatorio dell'imputato: un'ora in cui, davanti al giudice Marco Tornatore ha cercato di spiegare che nella loro breve relazione, andata avanti dall'estate del 2022 fino a dicembre dello stesso anno, si sono visti di persona una sola volta, e che ''nelle nostre lunghe conversazioni al telefono o in chat, litigavamo spesso, e lì scappavano parole anche brutte, ma da parte di entrambi''.
    Il giovane, 20 anni compiuti oggi, ha spiegato che nel dicembre del 2022 ''il padre mi ha chiesto di lasciarla stare e così ho fatto, ci siamo risentiti un poi tra luglio e agosto del 2023, ma non ha funzionato. E a fine agosto ho iniziato una nuova relazione''. L'imputato ha risposto a tutte le domande, sostenendo sempre di non averla mai e poi mai ''minacciata di morte o di averla picchiata. Ci siamo visti solo una volta intorno a settembre del 2022. Ma non eravamo da soli''.
    Quando l'avvocata di parte civile, Anna Ventriglia, gli ha fatto presente che nelle chat delle conversazioni, tutte agli atti, ci sono frasi come ''non ti azzardare che ti vengo a prendere'' lui dice di ''essere dispiaciuto di averlo scritto, ma erano in un contesto particolare, si dicevano cose pesanti e mi dispiace tanto''.

 Il giovane era finito in carcere il 24 novembre del 2023 e ne era uscito il 5 dicembre, dopo che gli erano stati concessi gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Ad oggi è sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora ad Aosta e di avvicinamento alla parte offesa, e porta ancora il braccialetto elettronico. Il processo è stato rinviato al 28 febbraio prossimo per la discussione e la sentenza. Le indagini dei carabinieri erano state coordinate dal pm Manlio D'Ambrosi. .
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza