"La formazione dell'Ente strumentale
può essere una risposta alla nostra storica rivendicazione di
dare pari opportunità e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori
che ad oggi fanno riferimento alla Società di servizi, con
l'applicazione del contratto collettivo regionale di lavoro,
purché il passaggio del personale dalla Società di servizi
all'ente strumentale sia fatto riconoscendo il percorso di
reclutamento e selezione già effettuato da tali operatori". Così
in una nota Igor De Belli, segretario generale Fp Cgil Valle
d'Aosta, dopo che la Regione ha trasmesso alle organizzazioni
sindacali il documento riguardante lo studio effettuato da un
consulente esterno per costituire un 'Ente strumentale regionale
per la gestione dei servizi alla persona'.
Nelle previsioni della Regione, inizialmente l'Ente
incorporerà il personale socio sanitario assistenziale ed
educativo della Società di servizi (assistenti sociali,
educatrici, oss ed operatori di sostegno), insieme a quello dei
Cea regionali (centri diurni disabili) e delle microcomunità per
anziani delle Unités.
Secondo Fp Cgil "il personale attualmente impiegato presso
gli enti pubblici e la Regione deve mantenere il proprio status
e le tutele previste per i lavoratori pubblici, considerando il
percorso concorsuale affrontato e i vincoli legati al lavoro
pubblico che quotidianamente rispettano. Pertanto, riteniamo che
il trasferimento di questi lavoratori all'ente strumentale non
debba avvenire. Al contrario, attraverso una convenzione tra gli
enti, la Regione e l'ente strumentale, tali lavoratori
dovrebbero rimanere alle dipendenze dei loro attuali datori di
lavoro, pur essendo operativamente gestiti dall'ente
strumentale, che si occuperebbe di coordinare i servizi alla
persona".
La richiesta alla Regione è di "stabilire un tavolo tecnico
con le organizzazioni sindacali in modo da trovare le giuste
soluzioni a tutela di tutte e tutti le lavoratrici".
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