Cva sta preparando una risposta
anche rispetto al potenziale conflitto di interessi di Enrico De
Girolamo, direttore generale della partecipata, sollevato ieri
in quarta commissione consiliare da Aurelio Marguerettaz. Una
"relazione su eventuali conflitti di interesse presenti e
passati relativi ad amministratori, sindaci e dirigenti del
Gruppo Cva spa" rientra infatti tra gli impegni della quarta
commissione a seguito della risoluzione approvata dalla
maggioranza lo scorso 3 aprile, dopo la lettera dell'ex
presidente di Finaosta Nicola Rosset sui rapporti tra
finanziaria regionale, la sua controllata e la Regione. La
documentazione dovrà essere resa disponibile entro il 30 aprile
prossimo.
In quelli che sono definiti 'Appunti utili alla valutazione
di eventuali conflitti di interesse. Fatti e cifre da
verificare', il capogruppo Uv ha scritto che nel 2023 "una
partecipazione posseduta da una società di proprietà del
direttore generale di Cva al 95% cede una partecipazione a
1.580.000 euro e una partecipata di Cva tre mesi dopo la
acquista a 2.832.511 euro".
Cva ha già fornito una prima risposta sulla vicenda nella
propria replica alla lettera di Rosset: "Sul tema di questo
potenziale conflitto d'interesse - si legge - fu data disclosure
dal direttore generale sin dal giugno 2020. Da allora, Cva ha
sempre presidiato l'argomento in modo estremamente attento, in
tutte le attività svolte con la Società di cui si sta parlando,
escludendo lo stesso da ogni processo decisionale".
In dettaglio, Marguerettaz ha indicato nel proprio scritto i
passaggi che hanno portato all'acquisizione della 'Nuova
energia' da parte di Cva Smart energy: "Made energy ha comprato
il 28% da Evolution (De Girolamo 95%) a un milione e 580.000
euro e tre mesi dopo ha venduto a Cva Smart il 31% a 3 milioni
135 mila 995 euro. Acquisto il 20 aprile 2023 e cessione il 26
luglio 2023" con "una plusvalenza di circa un milione e 252 mila
511 euro in tre mesi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA