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L'Ue e i Consigli regionali, "recepire le istanze territoriali"

L'Ue e i Consigli regionali, "recepire le istanze territoriali"

Ad Aosta convegno con presidenti assemblee Vda, Puglia, Sardegna

AOSTA, 14 ottobre 2023, 13:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un'Europa con le Regioni per migliorare la coesione europea: è il messaggio lanciato dai presidenti dei Consigli regionali di Valle d'Aosta, Puglia e Sardegna, Alberto Bertin, Loredana Capone e Michele Pais, e dal presidente della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee, Rachid Madrane, intervenuti al convegno sulla rappresentanza e i processi decisionali dell'Unione europea visti dall'ottica dei parlamenti regionali. L'iniziativa che si è svolta ieri, organizzata dal Consiglio Valle con il patrocinio della Conferenza dei presidenti e dell'Università della Valle d'Aosta, è stata un'occasione per riflettere sugli strumenti di democrazia, rappresentanza e partecipazione previsti dall'ordinamento dell'Unione e di soffermarsi anche sul ruolo specifico dei parlamenti regionali nel complesso quadro istituzionale e procedurale dell'Unione.
    "Le Regioni, tramite i propri organi di indirizzo, legislativi ed esecutivi, devono farsi portavoce e parte attiva delle istanze dei territori, per bilanciare l'influenza crescente dell'Unione anche nelle materie di competenza regionale, innestando un circolo virtuoso di partecipazione", ha detto il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin. "Quanto più la legislazione e le politiche dell'Ue saranno il frutto dell'apporto delle istanze regionali, tanto meglio si adatteranno ai territori e alle comunità che ne saranno i destinatari".
    "L'Europa con le Regioni - rilancia la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone - è un'Europa che riesce a superare le disuguaglianze che ci sono tra i vari territori intervenendo sia dal punto di vista economico e finanziario sia dal punto di vista civile e sociale, attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini. La pandemia ci ha insegnato che l'Europa è importante: sulla sanità pubblica, sulle attività di impresa, sulla ricerca e sull'innovazione può davvero aiutare tanto. Allora anche attraverso il Comitato europeo delle Regioni ci stiamo interrogando su come migliorare la politica della coesione per dare maggiore spazio ad una migliore rapporto tra i territori, tra giovani e adulti e tra diversi generi. Ci auguriamo che tutto questo possa portare un beneficio non solo alla singola Regione ma all'Europa tutta".
    Per il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, "bisogna cercare di superare la sfiducia che i cittadini hanno nei confronti di una istituzione che sentono lontana. Quindi è necessario rafforzare questo rapporto, questo legame tra le Regioni e le Autonomie locali e i processi decisionali dell'Unione europea. La legge 234 del 2012 ha in qualche maniera regolato la nostra partecipazione ai processi decisionali dell'Unione europea, però occorre renderla più efficace, più incisiva e questo si fa solamente facendo in modo che le Regioni e le Autonomie locali abbiano sempre più peso all'interno dell'Europa", A rafforzare la loro posizione, il presidente della Calre, Rachid Madrane, organismo che riunisce 72 presidenti di Assemblee legislative delle Regioni europee, che ha sottolineato il "ruolo chiave dei Parlamenti regionali: bisogna imperativamente che le Regioni con competenze legislative entrino nel processo decisionale, prima che l'Unione europea assuma le decisioni, perché sono la voce della storia, delle specificità, delle culture dei territori".
   

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