Giancarlo Caselli, già procuratore
di Palermo, sarà protagonista di un evento a ingresso libero
presso il nuovo polo universitario di via Monte Vodice ad Aosta,
martedì 11 febbraio alle 17.30. A più di trent'anni dalle stragi
di Capaci e Via D'Amelio, ripercorrerà le tappe fondamentali
della sua lunga carriera, dalle indagini sui gruppi eversivi
degli anni di piombo alla lotta contro Cosa Nostra.
Sotto scorta dal 1974, più volte bersaglio di attentati e "al
centro - si legge nella presentazione dell'evento - di polemiche
politiche che lo hanno visto etichettato, a seconda delle
stagioni, come 'toga rossa' o 'toga fascista', Caselli ha sempre
continuato la sua opera con coerenza e determinazione, mosso da
un forte senso del dovere e da un'etica della responsabilità".
L'incontro, organizzato dall'Università della Valle d'Aosta,
dalla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta e da
Cittadinanzattiva Valle d'Aosta, con il patrocinio del Consiglio
regionale, sarà un'occasione per riflettere su "cosa significhi
essere cittadini consapevoli e difendere i principi democratici,
anche nei momenti più difficili della storia repubblicana".
L'evento si aprirà con i saluti istituzionali della rettrice
dell'Università della Valle d'Aosta, Manuela Ceretta, del
presidente della Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta,
Pietro Passerin d'Entrèves, della segretaria regionale di
Cittadinanzattiva Valle d'Aosta Maria Grazia Vacchina e del
presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin. A introdurre
l'intervento di Giancarlo Caselli sarà Massimo Campedelli,
direttore di Umanapersona e già collaboratore del Gruppo Abele e
di Libera, che guiderà il pubblico in una
riflessione sul tema 'Cittadini si diventa: democrazia, lotta
alle mafie e legalità'.
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