"È evidente che la Regione non possa
sostituirsi ai Comuni, ma è altrettanto evidente che ci sono
degli edifici di una certa rilevanza, come The Stone a
Breuil-Cervinia e il condominio 'vista mare' all'Arco di
Augusto, che sono oggetto di studio: ecco perché questo
interesse sull'aumento volumetrico del 35% anche senza la totale
demolizione e ricostruzione. La risposta data dall'Assessore mi
sembra più chiara e quindi potremo andare ad analizzare
nuovamente i conteggi volumetrici perché nutriamo dei seri dubbi
sugli ampliamenti in questione". Lo ha detto Erika Guichardaz
(Pcp) che ha presentato in aula un'interpellanza sugli aumenti
volumetrici degli edifici.
La risposta dell'assessore Davide Sapinet: "L'articolo 3 della
legge regionale 24/2009 stabilisce che nel caso di intervento di
totale demolizione e ricostruzione il bonus volumetrico può
arrivare fino al 35% del volume esistente e la disciplina
attuativa della legge non aggiunge nulla di più in merito
all'intervento di 'totale demolizione e ricostruzione'. Sin
dalla entrata in vigore della legge era chiara la volontà del
legislatore di favorire la riqualificazione totale degli edifici
richiedendo interventi di sostituzione edilizia a partire dalle
fondazioni. Gli uffici non sono a conoscenza di interventi
autorizzati senza previa totale demolizione, confermando
l'uniformità dei comportamenti da parte dei Comuni, ai quali
sono state fornite spiegazioni nell'ambito dell'attività di
consulenza che la Struttura pianificazione territorio svolge a
favore degli enti locali e dei professionisti. Gli uffici hanno
sempre espresso parere negativo in assenza di demolizione
totale, con un'unica eccezione su di un caso recentemente
esaminato: un edificio appoggiato a un muro perimetrale di
proprietà altrui, per il quale l'intervento è stato assentito
solo a condizione di garantire l'assenza di danni e, nella
ricostruzione, il consolidamento strutturale del muro".
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