Con una conferenza dello storico
delle mafie Enzo Ciconte si è conclusa la seconda edizione del
corso "Giovani Ambasciatori della Legalità". La formazione di 30
ore, realizzata dall'Osservatorio regionale antimafia in
collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, ha
coinvolto 20 giovani, in maggioranza studenti universitari, in
un approfondimento sul fenomeno mafioso che è iniziato con una
lectio magistralis del Professor Nando Dalla Chiesa ed è
proseguito con esperti del settore.
Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, e il
coordinatore del comitato scientifico Paolo Gheda hanno
consegnato l'attestato ai partecipanti che hanno ottenuto il
titolo di "Giovane Ambasciatore/trice della Legalità". Si tratta
di: Hanae Abounassir, Letizia Acchiardi, Paolo Alberti, Eleonora
Bortolotti, Andreacamilla Carcereri, Luca Carlino, Andrea
Esmeralda Celi, Edoardo Falchi, Michela Ghinazzi, Sara La Nasa,
Elena Maione, Edoardo Monetto, Claudia Nigrelli, Antonio Pepe,
Alessia Silvano, Annachiara Sparaneo, Giulia Spinella, Manuela
Tognela, Alberto Torterolo, Salma Zinedine.
"Questa seconda edizione come già quella precedente - ha detto
Bertin - ha riscosso l'interesse dei giovani universitari. E' un
segnale importante. Ciò che rende questo corso ancora più
prezioso è il suo valore moltiplicatore: i giovani ambasciatori
porteranno ciò che hanno appreso nelle scuole, diventando
protagonisti di una vera e propria restituzione formativa. È
questo il valore aggiunto del progetto: la conoscenza che si
diffonde, di studente in studente, per creare una rete
consapevole e capace". Aggiunge: "Le mafie sono e restano
un'emergenza, contrastarle deve essere una priorità per la
comunità. Perché le mafie vogliono il denaro e il potere e sono
disposte a tutto per appropriarsene. A questo fine, infiltrano
l'economia e la politica. Sostituiscono l'economia buona con
quella cattiva, quella che non crea crescita e sviluppo.
Interferiscono nei processi democratici per condizionare la
politica e le scelte che riguardano tutti".
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