Un tributo a Joaquin Navarro-Valls, lo storico portavoce di Papa Wojtyla, è stato al centro di una iniziativa del Campus Bio-Medico di Roma. Il medico e comunicatori che seguì il pontificato di San Giovanni Paolo II è scomparso il 5 luglio 2017 e in questi giorni avrebbe compiuto 82 anni.
In questa occasione l'Università Campus Bio-Medico di Roma ha voluto celebrarne la figura con un incontro tra lo storico amico Paolo Arullani, presidente della Biomedical University Foundation, e il direttore di Rai Vaticano Massimo Milone. "Un incontro per ricordare il testimone della fede, l'amico, il medico, il comunicatore", hanno spiegato gli organizzatori.
"Cercare in ogni momento di distinguere tra l'urgente e l'importante e pianificare il proprio lavoro su quest'ultimo aspetto", era l'invito del portavoce del Papa polacco, come è stato ricordato. Ed è stato richiamato anche il suo invito del suo decalogo della comunicazione: "Un'istituzione deve informare sul perché fa ciò che fa: non basta informare sulle azioni messe in campo ma si deve comunicare il perché di una data scelta.
Altrimenti ne seguiranno cento diverse interpretazioni" spiegava Navarro-Valls. Il lavoro, infine, da concepire come missione ma non per il successo: "Il pensiero di dover per forza avere successo in un lavoro è il peggior nemico del lavoro stesso. Non si può sempre stare a pensare al successo. Il buon comunicatore ammette l'errore! E alla fine che cosa succede quando si sbaglia? Nulla, si è commesso un errore, punto". Questi e altri pensieri, raccolti da Paolo Arullani nel libro "Joaquìn Navarro-Valls - ricordi, scritti, testimonianze" sono stati il filo conduttore dell'incontro.
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