Un seminario per quattro diocesi: il
progetto è stato presentato in questi giorni dai vescovi delle
diocesi di Adria-Rovigo (mons. Pierantonio Pavanello), Chioggia
(mons. Giampaolo Dianin), Padova (mons. Claudio Cipolla) e
Vicenza (mons. Giuliano Brugnotto).
A partire dal prossimo mese di settembre i seminaristi delle
quattro diocesi vivranno dunque insieme nella casa "Madre Teresa
di Calcutta", all'interno del complesso dell'Opsa, l'Opera della
Provvidenza di S. Antonio, continuando a frequentare - come già
accade - i corsi della Facoltà Teologica del Triveneto nella
sede centrale di Padova. Il progetto - ha spiegato il vescovo di
Chioggia mons. Giampaolo Dianin - è nato un paio di anni fa
nelle riunioni tra vescovi con l'intento di mantenere una
formazione di qualità ai seminaristi anche se il numero è sempre
più esiguo. "Volevamo iniziare un'esperienza nuova, diversa dal
semplice accorpamento dei seminari in un'unica struttura" ha
detto mons. Dianin. "Per questo abbiamo scelto una sede inedita
rispetto alle attuali, che potesse - per quanto possibile -
superare la forma di vita del collegio e mettere al centro del
percorso i giovani in formazione".
Il seminario sarà dotato di 24 stanze, una cappella, due
cucine, una lavanderia e di alcuni spazi comuni. I seminaristi
delle quattro diocesi insieme arrivano oggi a 19. La gestione
economica della nuova realtà sarà affidata ad un'associazione
che verrà costituita dagli enti dei quattro seminari. Alla luce
della sperimentazione, verrà individuata successivamente una
diversa sede. Il progetto, del resto, rimane aperto alla
collaborazione con altre diocesi.
I rettori degli attuali quattro seminari diocesani hanno
elaborato il progetto educativo del nuovo seminario, che è stato
presentato da don Aldo Martin, attualmente rettore a Vicenza e
da settembre prossimo rettore della nuova struttura unitaria.
Ciascun seminarista svolgerà nella propria diocesi anche le
esperienze di servizio e tirocinio in parrocchia previste dal
cammino formativo. "Il nostro desiderio è di rendere
indipendente il percorso formativo dal piano di studi" ha detto
don Martin, "coinvolgendo ciascun seminarista nella
progettazione del proprio percorso, in modo che sia protagonista
della propria crescita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA