La speranza: il tema
scelto da Papa Francesco per il Giubileo è anche il filo
conduttore di una guida spirituale pensata per questo Anno Santo
dal cardinale Angelo Bagnasco. L'ex presidente della Conferenza
episcopale Italia ha raccolto estratti di omelie e catechesi
offrendo, ogni giorno, per ciascuno dei dodici mesi dell'anno,
una sorta di guida di accompagnamento spirituale. "Cristo,
speranza di ogni uomo" è il titolo del libro che il cardinale
pubblica per le edizioni Ares.
"Il criterio di offrire uno spunto per ogni giorno del mese
lungo il corso dell'anno vorrebbe essere una specie di
accompagnamento discreto - scrive il cardinale Bagnasco nella
prefazione - nel cammino dell'anima e dell'intelligenza della
fede, sapendo che anche l'uomo moderno, nonostante impegni e
distrazioni, sente il congenito bisogno di elevare lo sguardo, e
così poter meglio vedere il mondo e la sua stessa vita". Per il
cardinale, infatti, "ogni persona avverte che nel suo cuore
abitano le domande fondamentali sul perché del suo esserci e del
suo inevitabile andare".
Giorno per giorno l'arcivescovo emerito di Genova, che è
stato anche presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali
europee, offre ai lettori una 'pillola' di speranza. Nei
pensieri, la cui raccolta è stata curata da Andrea Gaggioli,
emergono i grandi valori che ha sempre messo in evidenza, dalla
tutela della vita alla libertà, dalla famiglia alla solidarietà.
I pensieri, pur risalendo alla attività pastorale del
passato, conservano tutta la loro attualità. Come l'omelia del
13 marzo 2014 in cui il cardinale Bagnasco auspicava: "C'è tanto
bisogno di ricuperare l'alfabeto dell'umano, i fondamenti della
persona e del vivere insieme, l'elementare grammatica dei
rapporti in famiglia, nei gruppi, nell'economia e nella finanza,
in politica, tra i popoli e gli Stati. Sembra, infatti, che il
criterio dominante debba essere l'interesse individuale o di
parte, una visione individualistica delle cose e della vita.
Guardare a Gesù, nel silenzio della preghiera personale e
comunitaria, ci riporta alle origini, ci aiuta a non diventare
preda della superficialità, dei luoghi comuni, del pensiero
unico che, mascherandosi di libertà, vuole imprigionare la mente
e il cuore".
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