Approda alla Procura della repubblica di Padova la querelle sull'affidabilità dei test rapidi per il Covid. L'ipotesi sulla quale sta procedendo la magistratura è di frode in pubbliche forniture. Sarebbero già state sentite alcune persone informate sui fatti, tra cui il prof. Andrea Crisanti, al centro anche della recente trasmissione di Report sul presunto 'insabbiamento' di una sua ricerca sul tema.
Nel suo punto stampa quotidiano, oggi il presidente del Veneto Luca Zaia ha detto di "non sapere nulla" dell'inchiesta, aggiungendo che ne' lui ne' i suoi collaboratori sono stati contattati dai magistrati. "Le carte - ha spiegato - vedono comunicazioni tra dirigenti". Se vi sarà qualcuno che ufficialmente "chiarirà che i test Abott, usati in tutto il mondo, non funzionano, deve scriverlo ufficialmente, La Procura a quel punto potrà dire se c'è qualcuno che deve pagare il conto. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, siamo qui a rispondere". E il direttore della sanità veneta, Luciano Flor, ha ribadito di non saper niente del fascicolo: "Non vedo di cosa dovrei preoccuparmi - ha aggiunto -. I test rapidi sono stati distribuiti anche dal Governo, e nel momento in cui abbiamo iniziato ad usarli erano l'unica alternativa al test molecolari, che oggettivamente, per via dei reagenti da reperire e delle macchine, aveva dei limiti. Sono stati un di più rispetto ai molecolari, che non abbiamo mai smesso di fare".
Sul fronte dei contagi, intanto, il Veneto registra 963 nuovi casi nelle ultime 24 ore e 18 decessi. Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale così a 410.000, quello delle vittime a 11.299. Ritorna la discesa della pressione negli ospedali: sono 1.508 i malati Covid ricoverati (-38), dei quali 1.301 (-27) nei normali reparti ospedalieri, e 207 (-11) nelle terapie intensive.
Sul fronte dei vaccini, Zaia ha annunciato 72.000 posti per la prenotazione. "Sono pronti per la classe d'età over 60 - ha detto - e ovviamente anche per i soggetti fragili e i vulnerabili. Il nostro obiettivo, da domani, è arrivare a 40.000 vaccinazioni al giorno, se le dosi continueranno ad arrivare.
Dalla settimana del 3 maggio attendiamo 356.000 dosi".
La Giunta regionale, intanto, ha recepito l'Accordo Quadro con Federfarma e Assofarm per la somministrazione di vaccini anti-Covid presso le farmacie pubbliche e private convenzionate.
Alla luce delle risorse statali che saranno ripartite, con un importo stimabile intorno ai 4 milioni di euro, la Regione prevede di poter dare copertura alle spese corrispondenti all'incirca a 381.000 iniezioni.
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