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Oltre mille partecipanti a seconda giornata World Health Forum

Oltre mille partecipanti a seconda giornata World Health Forum

Sul palco i migliori esperti IA applicata alla sanita'

PADOVA, 21 marzo 2024, 16:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre mille fra tecnici, studenti, esperti di medicina e tecnologie hanno partecipato agli eventi della seconda giornata del World Health Forum Veneto in corso a Padova. Un progetto che ha come capofila la Regione del Veneto in stretta collaborazione, tra gli altri, con il Comune di Padova, l'Università degli Studi di Padova , il Vimm.
    La sessione di apertura è stata condotta da Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione di Unipd, e ha visto gli interventi di Roberto Vettor, direttore del Dipartimento di Medicina di Unipd, Angelo Paolo Dei Tos, presidente della Scuola di Medicina di Padova, e Michele Tessarin, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera di Padova.
    Molto interesse ha suscitato il primo keynote speech dedicato a "Spingendo le frontiere della medicina: Le scoperte dell'IA in ambito sanitario", che ha visto come relatrice Mihaela van der Schaar, fondatrice e direttrice del Cambridge Center for AI in Medicine, docente e ricercatrice alla University of Cambridge, considerata una delle massime esperte a livello mondiale sull'intelligenza artificiale.
    "Sono molto entusiasta del ruolo dell'intelligenza artificiale in medicina - ha detto Mihaela van der Schaar -.
    Credo davvero che l'AI possa aiutare i medici a praticare la medicina in modo molto più quantitativo, a partire dall'identificazione dei pazienti a rischio, l'identificazione precoce della malattia, il trattamento della malattia in modo più personalizzato, fino al seguire i pazienti dopo la diagnosi". La scienziata ha spiegato quindi in cosa consiste la sua attività presso il Cambridge Center: "mi occupo dell'intera traiettoria della malattia - ha detto - Sono anche entusiasta di come abbiamo aiutato a potenziare i sistemi sanitari durante il Covid. Ho lavorato a stretto contatto con il National Health Service per costruire una tecnologia in grado di identificare quando si rendevano disponibili i posti letto in ospedale e quando erano disponibili determinati medici con determinate specializzazioni, dando così loro maggiori possibilità".
    Sono seguiti gli interventi di esperti internazionali dalle più prestigiose università del mondo: dall'Harvard Medical School di Boston alla Friedrich-Alexander-Universität di Erlangen-Nürnberg in Germania, dalla Örebro University in Svezia alla britannica Oxford University fino ai docenti delle principali università italiane".
   

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