"Troppo spesso si parla di 'fuga'
per indicare giovani alla ricerca di benessere all'estero.
Gloria e Marco ci racconteranno sempre una storia che non è
quella di un Eldorado ma quella di un serio impegno di vita. Una
vita perduta in poche ore insieme al loro sogno. Non possiamo
dimenticarlo e chiediamo che chi si trovi a passare dove sorgeva
la Grenfell Tower possa trovare un segno che dia modo di
dedicare a loro un pensiero e riflettere sul valore di quel
sogno". Lo auspica il presidente del Veneto, Luca Zaia,
augurandosi che non venga cancellata la memoria della Grenfell
Tower, il grattacielo londinese dove nel 2017 persero la vita
tra le fiamme due giovani architetti veneti, Gloria Trevisan e
Marco Gottardi.
"La memoria è un grande bagaglio per vivere il presente -
prosegue Zaia - ed è una delle più nobili inclinazioni
dell'essere umano. Parlare di Grenfell Tower per noi veneti
significa tenere vivo il ricordo di due giovani della nostra
terra, Gloria e Marco, che a Londra, lontano da casa, con il
loro lavoro inseguivano un progetto di vita comune, coltivavano
seriamente speranze per il futuro, mettevano a frutto esperienze
di studi. Tutte aspirazioni naufragate nel dramma dell'incendio
in cui hanno perso la vita anche altre 70 persone. Per questo,
indipendentemente dal destino che sarà riservato ai resti
dell'edificio, sono solidale con l'impegno dei familiari
affinché il luogo della tragedia sia connotato da qualcosa di
iconico che tenga vivo per sempre il ricordo delle vittime e
inviti alla riflessione", conclude.
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