Il ministro Urso intervenga su
Thyssenkrupp, si ponga fine alla gestione scellerata di questo
management" chiedono, sulla vertenza Berco, con una nota
unitaria le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fim,
Fiom e Uilm.
"Il ministro Urso convochi al più presto i vertici di
Thyssenkrupp per riportare equilibrio nella gestione di una
crisi che ha visto le organizzazioni sindacali e i lavoratori,
come sempre nelle situazioni di crisi aziendale, essere a
disposizione per fare quanto in loro disponibilità per salvare i
posti di lavoro. Copparo e Castelfranco meritano di più. La
mobilitazione dei lavoratori continuerà fin quando non avremo
risposte certe sul prosieguo della vertenza", scrivono i
sindacati. Che spiegano: "Abbiamo appreso in queste ore che
l'azienda Berco ha avviato, in spregio delle istituzioni
Italiane e del lavoro che presso il ministero delle Imprese e
del Made in Italy le organizzazioni sindacali e i tecnici Mimit
hanno messo in campo per far fronte alla crisi aziendale, una
nuova procedura di licenziamenti collettivi. La stessa azienda
ha comunicato ai dipendenti questa sua decisione adducendo false
accuse a Fim Fiom Uilm. La verità è che il management non ha mai
voluto discutere veramente le soluzioni ma solo imporre il
proprio volere a discapito dei lavoratori licenziando e
tagliando i salari".
Fim Fiom e Uilm "non accettano assurde proposte di cancellare
in toto la contrattazione aziendale e tagliare di oltre il 40%
il salario dei dipendenti", e "non sono disponibili a
licenziamenti a maggior ragione quando sono ingiustificabili.
Follia, anche a fronte dell'incontro già programmato per il
prossimo 13 febbraio presso la sede del Mimit. È chiaro come
questo management continui nella sua unica capacità di voler
provocare le Istituzioni, il ministero e i lavoratori con i loro
rappresentanti. Non è accettabile che si consenta ancora a
questa gestione di prendersi gioco del nostro paese e dei
lavoratori che lo sostengono"
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