"I Carabinieri forestali di Mestre
Venezia, coordinati con i colleghi di Padova, hanno messo a
segno una importante azione contro il bracconaggio, con il
sequestro di 1.400 uccelli, molti dei quali appartenenti a
specie protette, tra cui la rarissima anatra migratrice della
specie Moretta tabaccata, protetta addirittura dalla Convenzione
di Washington, e ritrovati in un garage privato adibito a
macello clandestino nella bassa padovana". Lo fanno sapere i
consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo, Avs, gli
stessi che hanno sollevato il caso di Trump junior.
Centinaia di questi uccelli migratori, la maggior parte oche
e anatre, erano già pronti per il commercio clandestino per i
ristoranti della zona.
Nell'ambito della medesima operazione, in una azienda faunistico
venatoria di Campagna Lupia, nel cuore della laguna di Venezia,
sono state rinvenute e sequestrate armi e 8.500 munizioni da
caccia detenute illegalmente. Ogni anno in Veneto - accusano i
consiglieri - si ripetono "gravi episodi di illegalità nei
confronti della fauna selvatica, ciononostante la regione Veneto
e i rappresentanti politici delle lobby venatorie tacciono".
"Da sempre gli addetti ai controlli - aggiunge Zanoni - mi
riferiscono dell'impossibilità di controlli efficaci nella
caccia fatta nelle Aziende Faunistico Venatorie della Laguna di
Venezia, situate sul sito di Rete Natura 2000 Laguna di Venezia
- tutelato ai sensi delle Direttive dell'Unione Europea,
"Uccelli" e Habitat". Questa gravissima situazione è dovuta
all'impossibilità di accesso immediato delle forze dell'ordine e
autorità pubbliche a causa delle recinzioni metalliche delle
aziende faunistico venatorie". Accade, conclude - che le
guardie devono annunciarsi prima e suonare il campanello del
cancello dell'azienda, "con attese anche di mezz'ora prima che
possano accedere all'area per i dovuti controlli che così
diventano inutili ed inefficaci".
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