I comuni della provincia di Padova
"rivedono" i propri autovelox, con un piano di ricognizione, in
alcuni casi di spegnimento degli apparecchi, alla luce dei
problemi legati all'omologazione, necessaria secondo una recente
pronuncia della Cassazione, e dopo le ultime modifiche al Codice
della strada.
Il Prefetto di Padova, Giuseppe Forlenza, ha inviato nei
giorni scorsi un documento in questo senso alle amministrazioni
locali. Il Comune del capoluogo euganeo in particolare ha
incaricato un docente dell'Università per verificare se i 12
apparecchi posti lungo l'anello delle tangenziali rispondano
alle norme che, in particolare, prevedono la loro segnalazione
agli automobilisti a un chilometro di distanza.
In provincia i dispositivi sono una cinquantina e ogni
sindaco ha avviato una ricognizione per verificare che tutti gli
strumenti siano in regola per tecnologia adottata,
posizionamento e segnaletica.
Nella Federazione tra i dieci comuni del Camposampierese è
già scattato l'iter per installare nuovi dispositivi in quattro
territori: San Giorgio delle Pertiche, Campodarsego, Loreggia e
Massanzago. Nei prossimi mesi verrà condotto anche lo studio di
fattibilità per l'installazione di un "tutor" lungo la SR308,
Nuova Strada del Santo, su una tratta di 3 chilometri.
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