Dalle motivazioni della sentenza a
carico di Filippo Turetta "ovviamente è arrivato per noi dolore
su dolore, perché non ci aspettavamo certi tipi di motivazione".
Lo ha detto oggi a Padova Gino Cecchettin, a margine della
consegna del premio di laurea voluto da Coldiretti e intitolato
a sua figlia Giulia.
"Oggi siamo qua per un altro motivo - ha aggiunto Cecchettin
- e vorrei volgere in positivo, e al lato proattivo della
fondazione che è nata da quattro mesi, la mia attività. Certo
poi vedere anche oggi tante lauree e pensare a quella di Giulia
mi aggiunge tristezza", ha concluso.
Presente alla cerimonia anche Andrea Camerotto, zio di
Giulia, che interpellato su ipotetici permessi dal carcere per
Turetta ha sperato "che questa ipotesi non ci sia mai. Credo che
se ciò avvenisse sia compito suo di tenersi il più lontano
possibile da noi. Spero che questo avvenga a distanza di molti
anni: capiterà che arriveranno queste notizie, che daranno
ulteriore dolore alla nostra famiglia, e so - ha concluso - che
dobbiamo farcene una ragione".
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