Era il 1987 quando dinanzi alle
pensiline di quello che era il vecchio scalo ferroviario di
Pescara si arrestò l'ultimo treno: da allora sono passati 34
anni e la Giunta comunale ha approvato ieri una delibera di
grande rilevanza per la città, con l'approvazione degli
elaborati tecnici del progetto di riqualificazione delle aree di
risulta della ex stazione centrale di Pescara che prevede un
intervento con un quadro economico complessivo da 56 milioni di
euro. Del progetto ha parlato il sindaco Carlo Masci affiancato
dalla Giunta al completo, dal presidente del Consiglio Comunale
Marcello Antonelli e da alcuni consiglieri comunali di
maggioranza.
"Da 34 anni i pescaresi aspettavano una risposta sulle aree
di risulta - ha spiegato Masci - e soprattutto per eliminare
quel risulta dietro la parola area. Ieri finalmente abbiamo
approvato l'ultimo atto amministrativo prodromico al bando con
un progetto di 56 milioni di euro che può essere realizzato
grazie ad un contributo regionale di 15,9 milioni di euro, e un
contributo della Fondazione PescaraAbruzzo di 4 milioni di euro
per la realizzazione del parco di 66 mila metri quadrati al
centro della città, il più grande di Pescara dopo la Pineta
D'Avalos. Abbiamo numeri importanti in questo progetto così come
i parcheggi, abbiamo privilegiato architettura di qualità e i
criteri che abbiamo stabilito nel bando sono criteri che
permetteranno di realizzare strutture sostenibili dal punto di
vista ambientale. Ci saranno parcheggi sufficienti per il centro
commerciale naturale e parliamo di un'area di risulta cambiata e
di una rivoluzione epocale che i cittadini di Pescara
aspettavano da tempo. I tempi? Entro la fine dell'anno
individueremo il soggetto che realizzerà l'opera e in tre anni
si realizzerà e dopo le caratterizzazioni dell'area,
realisticamente i lavori partiranno a fine 2022".
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