"Come aspetto il 9 aprile? Penso di fare quello che faccio: lavorare. Poi il 5 aprile è anche San Vincenzo, facciamo una lunga settimana di festa". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla domanda su come trascorrerà il giorno in cui è attesa la decisione della Corte costituzionale sul ricorso del Governo alla legge regionale campana sul terzo mandato.
"Invidio Zaia, che sta per finire il terzo mandato - ha detto De Luca, durante un evento del quotidiano La Repubblica a Scampia - che sta lavorando in un clima di tranquillità evangelica e perché viene rispettato. Il Governo non ha fatto nulla per il Piemonte, per il Veneto, ma per la Campania sì, - ha aggiunto, facendo riferimento all'impugnazione della legge - ed è vergognoso che un partito di opposizione di fronte al calpestamento del principio che la legge è uguale per tutti non dica una parola: miserabili. E' l'ennesima prova di ipocrisia di un gruppo dirigente che è arte povera". "A Roma - ha concluso il governatore - sono i nemici della Campania e del Sud e riconfermo che decideremo a Napoli e non a Roma il futuro della Campania, se lo mettano in testa".
De Luca, con questo governo, centrosinistra dovrebbe avere 70%
"Abbiamo un problema drammatico di classe dirigente. Per quello che sta facendo il Governo attuale, il centrosinistra dovrebbe avere una percentuale del 70 per cento e invece l'alternativa non c'è né sul piano della coalizione né della qualità politica né dei programmi". Lo ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto a un evento del quotidiano La Repubblica a Scampia. "Oggi i gruppi dirigenti dei partiti si formano non sulla base di quello che hanno prodotto, ma solo sul criterio dell'appartenenza alle correnti. Quando si parla della Campania, è mia opinione e la difenderò fino alla morte, la prima cosa da fare è parlare delle cose necessarie e poi subito dopo si deve decidere chi è in grado di governare l'istituzione".
De Luca,contro di me aggressione da imbecilli del centrosinistra. Campo largo? Espressione simbolo di stupidità politica
"Io sono destinatario da due anni di una campagna di aggressione personale da parte di imbecilli del centrosinistra che sono autentiche nullità. Nei Paesi normali questo non succede, ma nemmeno in Italia perchè non c'è un altro presidente di Regione che ha avuto per ragioni correntizie questa aggressione. Io che ho vinto le elezioni a Napoli, quando a Napoli il Pd aveva il 12 per cento e nessuno ha detto 'grazie', ma almeno che non ci dessero fastidio quando lavoriamo". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervistato durante un evento del quotidiano La Repubblica, a Scampia, dal responsabile della sede napoletana Ottavio Ragone. Parlando poi del "campo largo" De Luca ha affermato: "Io polemizzo perchè questa espressione è il simbolo della stupidità politica e della totale lontananza dei gruppi dirigenti dalle persone di carne e ossa che parlano di coalizione, di alleanze, di centrodestra e centrosinistra". Ed ha aggiunto: "La Meloni si afferma spesso non per quello che dice ma perché almeno parla come mangia, a volte mangia male un po' pensate, ma almeno si capisce come parla. Altri esponenti di forze politiche non si capisce quello che dicono".
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