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Stanley Tucci, ecco l'Italia vera, non solo pasta, sole e pizza

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Stanley Tucci, ecco l'Italia vera, non solo pasta, sole e pizza

Nella docuserie Tucci in Italy dal 19/5 su National Geographic

ROMA, 11 maggio 2025, 11:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Italia "non è solo sole, pasta e pizza, è molto più complessa. È stata influenzata da innumerevoli culture nel corso dei millenni, e queste influenze permangono ancora oggi". È quanto vuole mostrare Stanley Tucci con il suo nuovo viaggio nel nostro Paese (a due anni dal successo di Searching for Italy, vincitore di tre Emmy) sul filo guida delle diverse cucine regionali e di tante storie e incontri. Un'esplorazione culinaria, ma anche personale e sociale di Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Lazio, nelle cinque puntate (una per regione) di Tucci in Italy, la nuova docuserie al via su National Geographic dal 19 maggio. "L'Italia è bellissima, ma non volevo romanticizzarla, quello è già stato fatto fino alla nausea - aggiunge l'interprete di Conclave, nell'incontro virtuale con i giornalisti internazionali -. Io voglio mostrarne la verità, quanti più aspetti possibili di ogni regione. Alcuni di quelli raccontati nel programma sono politici, altri riguardano il territorio, il modo in cui le persone vivono la loro vita, ma tutti hanno in comune il prisma del cibo". Tucci, classe 1960, figlio di due genitori di origini calabresi (i nonni paterni venivano da Marzi e Serra San Bruno, mentre la madre Joan da Cittanova), va oltre il semplice viaggio gastronomico, unendo ai piatti il racconto di luoghi e persone.
    Così, ad esempio in Lombardia, fra gli incontri c'è quello con una famiglia Lgbt composta da due papà con un bimbo nato dalla Gpa. In Toscana va dai butteri e partecipa alla cena di una contrada dopo il Palio di Siena. In Trentino, Tucci pranza con la comunità etiope e poi con una famiglia ladina. In Abruzzo viaggia dai trabocchi (palafitte sulla costa, usate come macchine per pescare) a un paese con 15 abitanti. Nel Lazio approfondisce la cultura della trattoria e mangia con i pescatori sul lago di Bolsena la sbroscia (zuppa di pesce locale). "A guidarmi ogni volta sono le storie... abbiamo già girato anche altre cinque puntate in altrettante regioni, che andranno in onda l'anno prossimo", spiega.
   

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