Mentre il Consiglio regionale della
Toscana approva, con emendamenti, la proposta di legge di
iniziativa popolare sul fine vita 'Liberi subito' promossa
dall'associazione Luca Coscioni e supportata da oltre 10mila
firme, nelle Marche giace da tre anni in quarta commissione
dell'Assemblea legislativa regionale una proposta di legge
129/22 intitolata "Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria
regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi per
effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale" a
prima firma Maurizio Mangialardi (Pd), vice presidente
dell'Assemblea e in minoranza nella Regione guidata dal
centrodestra.
Proprio nelle Marche, il 16 giugno 2022, si registrò il primo
caso in Italia di suicidio medicalmente assistito dopo la
sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019 sul caso
Cappato-Antoniani: Federico Carboni ('Mario' come era conosciuto
prima di rivelare la propria identità), 44 anni, tetraplegico da
12 anni dopo un incidente stradale, moriva nella sua casa di
Senigallia (Ancona), dopo essersi auto somministrato il farmaco
letale con apposito macchinario apposito. Il via libera nel
febbraio 2022, con il parere su farmaco e modalità di
assunzione, dopo una battaglia legale di due anni con l'allora
Azienda sanitaria unica regionale Marche (Asur), in cui Federico
fu assistito dall'Associazione Coscioni.
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