Nelle Marche il "malaffare" si
nasconde dietro operazioni di "riciclaggio di denaro sporco", in
"tentativi di insinuarsi nelle maglie economiche della regione,
nel circuito dell'economia legale, per ripulire il denaro a
volte accumulato con altre tipologie di illeciti" e che
"provengono anche dalla droga". Così la procuratrice regionale
della Corte dei Conti delle Marche, Alessandra Pomponio,
rispondendo a una domanda dei cronisti a margine
dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario della giustizia
contabile sulle principali criticità della regione.
La regione, ha ricordato la procuratrice, "è caratterizzata
da un'attività economica molto viva e la malavita, in generale,
trova terreno fertile anche in relazione alle maglie di dubbi,
interpretativi o si insinua in quelle falle del sistema che
consentono di sfruttare a proprio beneficio delle possibilità,
diciamo anche in termini elusivi, non necessariamente di
illeciti e di contrasto con le norme".
Nel 2024, un altro fronte molto caldo di battaglia per la
procura contabile nelle Marche, ha riferito Pomponio, è stato
anche quello dell'indebita percezione di contributi pubblici,
settore in cui la procura "rincorre le modifiche della pubblica
amministrazione e la possibilità di intervenire su nuovi
strumenti finanziari usati per incentivare determinati settori o
far fronte a difficoltà economiche sorte con la pandemia e in
periodi di difficoltà economica in generale". Dai bonus in
edilizia fino ai crediti d'imposta. Questi ultimi, osserva,
"vengono utilizzati solo con mere autocertificazioni quando
dovrebbero essere volti, cioè presupporre svolgimento di
attività di formazione o di attività di sviluppo in determinati
settori". Il settore dei "crediti garantiti dallo Stato -
aggiunge - è un settore molto delicato perché richiesti spesso
con l'intermediazione di istituti bancari che hanno poco
interesse a svolgere approfonditi controlli perché sanno che, in
caso di mancata restituzione di quanto è stato concesso in
prestito, c'è la garanzia dello Stato e in qualche modo riescono
a essere tutelati" anche in caso di illeciti altrui.
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