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Temi caldi
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Proseguono nel Parco del Conero le
attività di ricerca legate al Progetto Resonance per lo studio
dell'erosione costiera: è un progetto co-finanziato dall'Unione
Europea (Programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027) che si
occupa di metodi innovativi per lo studio e la gestione dei
problemi legati all'arretramento delle coste.
Il progetto, di cui il professor Mirko Francioni
dell'Università di Urbino è responsabile scientifico e
coordinatore, si avvale di un team di esperti internazionali
formato ricercatori dell'Università di Urbino, l'Ente Parco del
Conero, il Cnr-Ispc di Lecce, l'Università di Rijeka e
l'Università Istriana di Scienze Applicate. Le campagne di
indagine sono iniziate nella primavera scorsa nelle zone di
Sassi Neri San Michele, Portonovo e Mezzavalle e si protrarranno
fino al 2026. Nei giorni scorsi, con l'ausilio di Filippo
Invernizzi, responsabile dell'Ufficio cultura dell'Ente Parco,
sono proseguiti i sopralluoghi che stavolta hanno riguardato lo
studio geomorfologico di dettaglio di alcune aree costiere ad
elevata criticità riscontrate nel Parco.
Intanto continuano anche i lavori per la realizzazione della
sala immersiva prevista all'interno del progetto e che sarà
costruita presso il centro visite del Parco del Conero a Sirolo.
Nella sala sarà possibile sia per esperti del settore che per
turisti visualizzare attraverso tecniche di realtà virtuale ed
aumentata, i tratti più interessanti della falesia del Conero
dal punto di vista geologico, paleontologico e culturale.
Con i due giorni di studio il pool di esperti ha proseguito
le attività di ricerca e di rilievo geologico e morfologico
stavolta nelle zone di Pian Grande e Portonovo, aree di studio
analizzate con l'obiettivo di comprendere i fattori che
maggiormente influenzano la retrogressione ed erosione costiera
così da sviluppare metodologie innovative che porteranno poi ad
un approccio diretto ed esperienziale delle emergenze
geomorfologiche dei tratti più interessanti della falesia del
Conero sotto i punti di vista geologico, paleontologico e
culturale anche grazie alla riproduzione con tecnologia 3D dei
tratti di falesia.
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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