Venticinquemila provette, contenente materiale biologico di migliaia di ogliastrini, sono state trasferite oggi dai carabinieri di Jerzu, su disposizione della Procura della Repubblica di Lanusei, dall'ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari, dove erano arrivate la scorsa estate, al Parco Genos di Perdasdefogu, dove erano state custodite fino a quel momento.
Le provette erano state oggetto di denuncia di furto nel settembre scorso. Una dipendente del Parco Genos aveva denunciato la sparizione di un numero non ben quantificato di provette, che fino a quel momento erano sempre state custodite nel paese ogliastrino. In seguito alle indagini dei Carabinieri, su ordine del Procuratore Biagio Mazzeo, si era appurato che era stato il professor Mario Pirastu, il genetista che con Renato Soru fondò il progetto di SharDna che conteneva 14mila campioni di Dna di altrettanti ogliastrini, a trasferirli a Cagliari.
Nell'ottobre scorso la Procura aveva posto il materiale sotto sequestro. I campioni di Dna sono stati trasferiti alla sede storica di Perdasdefogu, dopo che il prof. Pirastu, a suo tempo nominato custode dei campioni, ha comunicato di aver cessato l’attività lavorativa per pensionamento.
I campioni sono stati affidati ora alla dipendente del Parco Debora Parracciani. La SharDna che era stata fondata nel 2000 ed era poi fallita. Infine era stata acquistata dalla società inglese Tiziana Life lo scorso anno. La vendita aveva suscitato malumori e polemiche in Ogliastra tra i cittadini che avevano donato il proprio Dna. Sulla vicenda era anche intervenuto il garante della Privacy che aveva stabilito che quelle informazione genetiche potevano essere utilizzate solo con un nuovo consenso dei donatori. Consenso che alcuni hanno poi revocato.
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