Chissà quanto avranno pesato la Palma
d'oro e i cinque Oscar dell'anno scorso andati a sorpresa ad
'Anora' di Sean Baker, film Usa indipendente e low budget (solo
6 milioni) nel selezionare quest'anno a Cannes (13-24 maggio) un
poker di film americani altrettanto indipendenti e autorali. E
questo in una selezione già molto cinefila e declinata in autori
e Paesi nuovi.
Forse il film più atteso ed a più alto budget è quello di Wes
Anderson, 56 anni, che porta sulla Croisette 'La trama fenicia',
con un budget di circa 30 milioni di euro, una cifra ridicola se
si considera il cast che, oltre al protagonista Benicio Del
Toro, mette insieme: Jeffrey Wright, Michael Cera, Riz Ahmed,
Bill Murray, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Charlotte Gainsbourg, Willem Dafoe, Rupert Friend,
Richard Ayoade, Mathieu Amalric, Hope Davis, Mia Threapleton e
Bryan Cranston.
Al centro della vicenda troviamo Zsa-zsa Korda,
interpretato da Benicio Del Toro, uno degli uomini più ricchi e
odiati del mondo che, dopo essere miracolosamente sopravvissuto
al suo sesto incidente aereo, si rende conto che è giunto il
momento di scegliere un erede tra i suoi dieci figli. La scelta
cadrà sull'unica figlia, che ha scelto di farsi suora (Mia
Threapleton). Questa decisione non è accolta con gran favore dai
suoi nove fratelli. Ciò dà il via a una serie di eventi
imprevedibili, in cui si mescolano ambizioni personali,
conflitti generazionali e misteri d'altri tempi.
Ari Aster, 38 anni, regista di 'Heredity', 'Midsommar' e
'Beau is Afraid', è invece in concorso a Cannes con 'Eddington'
prodotto dalla mitica A24. Siamo nel maggio 2020 nella cittadina
di Eddington, Nuovo Messico, nel pieno della pandemia di
Covid-19, delle proteste per la morte di George Floyd e della
campagna elettorale per le presidenziali di novembre. Qui monta
agli onori della cronaca nazionale una disputa tra lo sceriffo
Cross e il sindaco García che diventa subito virale, mettendo
gli abitanti gli uni contro gli altri.
'The Mastermind' della regista, sceneggiatrice e montatrice
Kelly Reichardt, una delle voci più originali e indipendenti del
cinema americano contemporaneo, si svolge negli anni Settanta.
Mentre gli Stati Uniti sono sconvolti dalle proteste contro la
guerra del Vietnam e dal crescente movimento di liberazione
delle donne, James Mooney (Josh O'Connor), falegname
disoccupato, organizza un audace furto d'arte.
Infine, 'New Wave' di Richard Linklater, esplicito
riferimento al periodo cinematografico francese, che verrà
rievocato attraverso i retroscena di 'Fino all'ultimo respiro'
del 1959 di Jean-Luc Godard, film manifesto del filone. Questa
ode alla 'new wave' francese ricostruirà la storia dell'inizio
del periodo cinematografico includendo i nomi più importanti che
l'hanno caratterizzato e portato alla ribalta ovvero, oltre
Godard, Jean Cocteau, Robert Bresson, Roberto Rossellini,
Jean-Pierre Melville, Eric Rohmer e Jacques Rivette. Sul set
Zoey Deutch e alcuni attori esordienti tra cui Jean-Jacques Le
Vessier, Jodie Ruth-Forest e Jonas Marmy.
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