(di Bianca Maria Manfredi)
Il teatro alla Scala guarda a Oriente: il sovrintendente Fortunato Ortombina ha scelto il sudcoreano Myung-Whun Chung come successore di Riccardo Chailly, che lascerà il ruolo di direttore musicale a fine 2026. Una scelta 'sicura' - il maestro e pianista settantaduenne è uno dei più assidui a Milano, oltre che nei maggiori teatri del mondo - ma per nulla scontata, considerando che il precedente consiglio di amministrazione aveva indicato Daniele Gatti.
Però, in tempo di conclave, si sa, spesso chi entra Papa esce cardinale. E la decisione e quindi l'ultima parola, come hanno sottolineato alcuni membri del board, spetta al sovrintendente, che con Chung ha cementato una collaborazione proficua nei suoi anni alla Fenice di Venezia.
Il maestro asiatico - che questa mattina ha ottenuto il sì unanime dall'attuale cda - entrerà in carica il 1 gennaio 2027 e resterà fino a marzo 2030, fino dunque alla scadenza del contratto del sovrintendente. E proprio il sovrintendente ha spiegato che Chung in questo momento è "la scelta migliore, una scelta convinta". "Non sono qui per i miei gusti personali ma sento il dovere di servire la Scala in progetti di alto livello.
E devo fare sintesi", ha spiegato Ortombina, che prima di fare il nome del sudcoreano ha parlato con le anime del Piermarini, in primis la commissione artistica e le prime parti dell'orchestra. Insomma, Chung - direttore emerito della Filarmonica, con nel curriculum nove opere al Piermarini e 141 concerti dal 1989 - è una garanzia di buon lavoro, anche se certamente non un giovane. "La condivisione del cda e del teatro rispetto alla sua designazione lascia senza parole" ha aggiunto.
Detto questo, Ortombina questa mattina ha cercato Gatti e gli ha mandato un messaggio a dimostrazione della "mano tesa" verso il maestro con la speranza sua e del teatro che continui la collaborazione, che nella prossima stagione prevede anche la direzione di una delle nuove produzioni più importanti: la direzione di Pelléas e Mélisande di Debussy con la prima regia scaligera di Romeo Castellucci.
"Una buona cosa decidere un anno e mezzo prima" ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala, che è presidente della Scala, mentre il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha riconosciuto "il totale diritto e autonomia di scelta" su Chung.
"Questa nomina è nel segno della naturale vocazione internazionale della Scala" ha aggiunto il sottosegretario Gianmarco Mazzi e anche Ortombina ha confermato che il nuovo direttore musicale "porterà una proiezione internazionale" al teatro con tournée anche "in altri continenti" grazie alla sua rete internazionale che va al di là dell'Europa.
Chung, che è stato fra l'altro direttore musicale dell'Opéra de Paris-Bastille, è direttore ospite principale della Staatskapelle di Dresda (che come direttore principale ha però scelto Gatti, sottolinea chi avrebbe preferito quest'ultimo alla Scala), direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra, dell'Orchestre Philharmonique de Radio France di Parigi e della Korean Broadcasting System; e da poco è stato nominato direttore artistico della nuova Busan Opera and Concert Hall, dove si esibirà insieme alla Filarmonica della Scala il prossimo 19 settembre, durante una tournée in Corea del Sud e Giappone, dove ora si trova per una serie di concerti al Miyazaki International Music Festival. Per vedere a Milano il maestro non si dovrà però aspettare il 2027. Nella prossima stagione sarà infatti sul podio a dirigere Carmen con la regia di Damiano Michieletto. (
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