E' "necessario, per l'anno corrente,
la disapplicazione degli Isa (Indicatori sintetici di
affidabilità fiscale), investendo la necessaria copertura per
eventuali riduzioni di entrate, a favore di chi lavora e dà
lavoro", sebbene lo strumento abbia "anche un risvolto
premiante". Lo scrive il presidente dell'Int (Istituto nazionale
dei tributaristi) Riccardo Alemanno, in una lettera inviata al
titolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze Giovanni
Tria (nonché ai viceministri e sottosegretari) ai presidenti
delle Commissioni Finanze di Camera e Senato Carla Ruocco ed
Alberto Bagnai, nonché al Direttore dell'Agenzia delle Entrate
Antonino Maggiore. Nel testo si legge che "mentre si discute
della giusta riduzione della pressione fiscale e del costo del
lavoro e del problema inevitabile delle relative coperture
finanziarie, sarebbe, anzi, è necessario dare un segnale di
rispetto forte alle categorie produttive del Paese con la
disapplicazione degli Isa, e sarebbe, inoltre, una vera svolta
nel rapporto fisco-contribuente, la loro successiva
cancellazione, anche in ragione di una digitalizzazione
pressoché totale del nostro sistema fiscale".
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