La musica suonata dal vivo dai
giovani, ma non solo, arriva nelle microcomunità per anziani di
Gressan e Fénis con il progetto 'Micromusica'. L'iniziativa è
stata illustrata nel corso di una conferenza stampa presso la
nuova sede della Scuola di formazione e orientamento musicale
(Sfom) di Aosta, in via Xavier de Maistre.
"Gli anziani dentro alle microcomunità troveranno un modo di
esprimere un proprio sapere attraverso i canti, e i giovani
potranno interfacciarsi con loro in una logica
intergenerazionale", ha spiegato l'assessore regionale ai Beni e
alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le
relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz. Il
progetto è stato finanziato con 25 mila euro dalla Regione.
"Le attività partiranno da maggio e si concluderanno a fine
dicembre, pensiamo a incontri con una cadenza bi o tri-mensile",
ha anticipato Enrico Montrosset, coordinatore dellla Sfom. Tre i
livelli su cui si articolerà il progetto. Il primo è
l'intrattenimento degli anziani, con esibizioni musicali e canti
in cerchio. Il secondo è il tentativo di migliorare, "seppur con
le riserve e le prudenze del caso, le condizioni cognitive e
fisiche" degli ospiti delle microcomunità. Il terzo è un lavoro
di raccolta della "memoria immateriale" degli anziani,
soprattutto canora e musicale. Testimonianze che, registrate in
modo professionale, potranno essere presentate durante una
restituzione pubblica del progetto nel mese di dicembre.
"Il pensiero è stato di fare qualcosa per dare un po' di
gioia, di benessere. L'aspetto sensoriale arriva anche alle
menti più distaccate dalla realtà", ha sottolineato Sauro
Salvatorelli, assessore comunale di Quart alle Politiche
sociali. "Spero - ha aggiunto - che il progetto da straordinario
possa diventare ordinario, estendendosi ad altre strutture della
regione". Per Roberto Rosaire, consigliere regionale dell'Uv a
cui Salvatorelli si è rivolto per presentare l'idea, "non
servono grandi risorse per fare qualcosa di bello".
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