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In collaborazione con Sanità e politiche sociali
Fp Cgil, Uil Fpl e Shc, sindacato di
categoria degli operatori socio sanitari, esprimono dubbi e
perplessità, con diverse sfumature, sull'avvio dei lavori -
annunciato in Consiglio Valle dall'assessore alla Sanità, Carlo
Marzi - per istituire in Valle d'Aosta la figura dell'assistente
infermiere.
"La Conferenza Stato-Regioni - scrive Fp Cgil in una nota - ha
deliberato ad ottobre 2024, l'atto di istituzione della nuova
figura professionale. A Roma come ad Aosta però, il ruolo anche
critico del sindacato è stato accuratamente escluso". Secondo
l'organizzazione di categoria "la creazione di tale figura
professionale, riveste un tentativo maldestro di coprire le
omissioni in termini di stanziamento di adeguate risorse
finanziarie, per il mantenimento e sviluppo del sistema
sanitario pubblico e universale". Inoltre "il percorso di
valorizzazione degli operatori socio sanitari, non può passare
realizzando una figura che 'scimmiotta' l'infermiera generica
ormai anacronistica".
"Sebbene - sostiene Uil Fpl in un proprio comunicato - siano
definiti durata e requisiti di ammissione al corso per
assistente Infermiere, è doveroso sottolineare che ci sono
numerosi aspetti da approfondire, come l'inquadramento economico
a seconda del Ccnl applicato. Come Uil non vogliamo che ci siano
discriminazioni alcune e tanto meno un utilizzo improprio di
questa nuova figura con differenze tra settore pubblico, privato
e terzo settore". La Uil "ritiene fondamentale che prima di
intraprendere qualsiasi percorso bisognerebbe attendere quanto
emergerà dall'incontro del 20 febbraio 2025 tra Aran e
organizzazioni sindacali sul Ccnl 2022-2024".
Secondo Shc l'ipotesi di introdurre la figura dell'assistente
infermiere "è una scelta inaccettabile, che rappresenta un vero
e proprio attacco al ruolo degli operatori socio-sanitari (Oss)
e all'intero assetto del sistema sanitario". In questo senso "la
decisione di richiedere 24 mesi di esperienza come Oss per
accedere ai corsi di assistente infermiere è una presa in giro".
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
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