"Ciclovia dell'Appennino" il
progetto del Gal Gran Sasso Laga con un percorso di oltre 300
chilometri che dal Fino risale verso il Gran Sasso sulle tracce
della transumanza entra nel vivo. Questa mattina nella sede
della provincia di Teramo, con il presidente Camillo D'Angelo e
il dirigente della viabilità, Francesco Ranieri e con i tecnici
e gli amministratori dei Comuni coinvolti sono stati messi a
fuoco gli elementi che prevedono l'acquisizione delle
autorizzazioni da parte degli enti locali, considerato che il
tracciato, oltre che pezzi di sterrato, si snoda su strade
comunali e provinciali. Una caratteristica, questa, che prevede
l'apposizione di una specifica cartellonistica, la garanzia
delle barriere stradali e la valutazione della riduzione dei
limiti di velocità in alcuni tratti.
"Contiamo di chiudere questa fase con la realizzazione di tutti
gli ausili della cartellonistica stradale entro l'autunno", ha
dichiarato Carlo Matone il presidente del Gal Gran Sasso Laga.
Piena disponibilità di Provincia e Comuni a lavorare insieme con
il Gal per raggiungere l'obiettivo.
"Sono certo che la ciclovia diventerà un tratto identitario di
questo territorio", ha sottolineato il presidente Camillo
D'Angelo, "una opportunità per aumentare la stagionalità del
turismo e anche per diversificare la tipologia di turisti.
Parliamo di un vero e proprio fenomeno in crescita, quello di
chi attraversa i luoghi in bicicletta, a piedi o a cavallo. E da
questo punto di vista la provincia teramana offre davvero
tanto".
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