La Asl di Teramo stamattina ha
celebrato la Giornata nazionale in memoria delle vittime
dell'epidemia di coronavirus con una breve e informale cerimonia
che si è svolta all'interno del reparto di Malattie infettive,
luogo-simbolo dove fu ricoverato il primo malato di Covid nella
nostra regione, nel febbraio 2020.
A partecipare alla commemorazione il direttore generale
Maurizio Di Giosia, quello sanitario Maurizio Brucchi e quello
amministrativo Franco Santarelli, i consiglieri regionali
Marilena Rossi e Giovanni Cavallari, il sindaco Gianguido
D'Alberto e una rappresentanza del personale impegnato nella
gestione della pandemia. A recitare una preghiera in suffragio
delle vittime del Covid il vescovo Lorenzo Leuzzi e il
cappellano padre Pietro Luongo. Il vescovo ha poi benedetto i
partecipanti alla cerimonia, esortando tutti a proseguire
nell'impegno ad assistere il prossimo.
"Quello di oggi è il nostro piccolo contributo al
mantenimento della memoria, alla necessità di prolungare una
riflessione su quello che tre anni di pandemia ci hanno
insegnato e su quello che ci hanno tolto. La pandemia ci ha
sottratto persone care: il tempo lenisce le ferite, ma il vuoto
determinato dalla loro prematura scomparsa, resta. E giornate
come questa sono giornate in cui condividiamo il dolore, ancora
vivo, per la loro scomparsa. Ma in tanti sono sopravvissuti. E
sono sopravvissuti grazie all'impegno, allo strenuo impegno
direi, del personale sanitario che mi sento ancora oggi di
ringraziare", ha affermato Di Giosia.
"Dobbiamo fare tesoro di ciò che è stato e nel ringraziare
ancora una volta la direzione della Asl e tutto il personale
sanitario e nell'esprimere, oggi come ieri, la nostra vicinanza
alle famiglie di chi oggi non c'è più, raccogliamo il testimone
di quell'esperienza" ha aggiunto D'Alberto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA