Il Tar del Lazio ha deciso di
rinviare al prossimo 10 giugno la decisione sui 1.600 cani di
razza beagle che dovrebbero essere impiegati per esperimenti
dalla società Aptuit di Verona.
"Molte le speranze e altrettanta l'amarezza per cittadini e
associazioni, che oggi, sotto il Tar del Lazio, hanno
manifestato", spiega una nota degli organizzatori. "Il Tar del
Lazio ha però rinviato a giugno la sentenza".
Lav, che nel 2021 ha denunciato il transito di beagle dalla
Francia destinati a sperimentazioni invasive, da parte di
Aptuit, "è stata presente attraverso i suoi legali all'udienza -
come spiega Valeria Albanese, responsabile sperimentazione senza
animali della Lav - L'udienza di merito al Tar è stata
posticipata a giugno, noi di Lav continueremo il nostro lavoro
attraverso i nostri legali in vista della nuova data e ci
auguriamo che le autorizzazioni vengano definitivamente sospese
e i cani non siano più oggetto di sperimentazione".
Lorella Ravaldini, una delle organizzatrici, sostiene: "la
sperimentazione con l'uso di animali è una barbarie
inaccettabile per una società civile". Uno degli attivisti
Riccardo Manca, dice: "L'esito dell'udienza odierna ci lascia
profondamente insoddisfatti.
Il rinvio lascia di fatto un cono d'ombra sugli esperimenti
praticati sui beagle da parte dell'azienda farmaceutica Aptuit,
poiché i ricorsi delle varie associazioni non garantiscono la
completa sospensione delle torture sui poveri cani. Ci opporremo
con ogni mezzo a chi nel 2025 propone ancora una metodologia
medievale e non predittiva dei rischi sull'uomo, come modello
scientifico".
Molte le associazioni presenti sotto il Tar, tra cui
Animalisti Italiani, Centopercentoanimalisti, Movimento Etico
Animali e Ambiente, Stopplastica e Leal, nella figura del
presidente Gianmarco Prampolini, che ha così commentato il
rinvio: "1600 beagle potrebbero subire test tossicologici. Leal
sostiene le metodologie sostitutive ,già in essere in molti
altri stati. In America per esempio non esiste più
l'obbligatorietà di testare sugli animali. Continueremo a fare
informazione per spiegare e fermare una pratica dolorosa e
ripetitiva inutile ai fini scientifici e basata sulla sofferenza
e morte degli animali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA