Enea e la start-up 'E-roundme' hanno
firmato un accordo che prevede lo sviluppo di un nuovo
dispositivo integrato per il monitoraggio preciso e innovativo
della qualità dell'aria. Lo comunica il periodico Eneainform@
La collaborazione, avviata nell'ambito del programma Enea di
'proof of concept', prevede la realizzazione del dispositivo
Ismuse (IoT smart multi sensors device) con l'utilizzo di
sensori di ultima generazione e di tecnologie avanzate come Mems
(Micro-electro-mechanical systems), Internet of things (Iot) e
Realtà aumentata (Ar).
"I sensori chimici sono uno strumento importante di ultima
generazione per il monitoraggio continuo e istantaneo
dell'inquinamento ambientale, ma anche per il controllo della
sostenibilità dei processi chimici. In particolare, i sensori a
base di semiconduttori ceramici hanno elevate prestazioni e
bassi costi di produzione, grazie a nanomateriali avanzati
sviluppati da Enea. Questi dispositivi possono servire anche a
realizzare strumenti miniaturizzati complessi, come nasi
elettronici e sensori multipli integrati", spiega il
responsabile scientifico del progetto Fabio Zaza, primo
ricercatore presso il Dipartimento Enea Sostenibilità,
circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi
produttivi e territoriali.
Andrea De Matthaeis, founder e Ceo di E-roundme, osserva che
"grazie alla sinergia con Enea, abbiamo l'opportunità di
integrare tecnologie all'avanguardia in un dispositivo che
migliorerà la qualità del monitoraggio ambientale e renderà
anche i dati più accessibili e fruibili per le aziende e le
istituzioni".
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