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Enci, 'al fianco degli allevatori per norme efficienti'

Enci, 'al fianco degli allevatori per norme efficienti'

Gac, 'intanto qualche allevamento di cani di razza già chiude'

ROMA, 01 febbraio 2025, 17:10

Redazione ANSA

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L'Enci, l'Ente nazionale per la cinofilia in Italia, ha assicurato "il pieno appoggio" durante i tavoli ministeriali alle proposte e alle esigenze prospettate in questi giorni dagli allevatori dei cani di razza per scongiurare il pericolo che gli strumenti legislativi per il recepimento di una Direttiva dell'Ue - che istituisce una banca dati europea sugli allevamenti di animali - finisca per danneggiare l'intero settore cinofilo e cinotecnico nel nostro Paese. E' quanto riferisce il Gruppo allevatori cinofili (Gac).
    L'assicurazione è contenuta in una risposta che il presidente dell'Enci, Dino Muto, ha inviato al portavoce del Gac, Attilio Presta, che gli aveva scritto, in forma privata, "per rappresentare l'allarme del mondo allevatoriale dove si cominciano a registrare già le prime chiusure".
    Il Gac, costituitosi all'indomani della recente inchiesta tv di Report sul caos normativo e gestionale della cinofilia in Italia, a poche settimane dalla nascita ha già ricevuto più di mille adesioni. "Il presidente Muto - rende noto Presta - ci ha assicurato che l'Enci è da tempo impegnato in una collaborazione attiva" con i ministeri della Salute e delle Politiche agricole "per definire procedure efficienti e semplificate a tutela degli allevatori che afferiscono al Libro genealogico". Muto si impegna "a tenere in considerazione le nostre proposte per soddisfare le esigenze degli allevatori italiani. E, su questo, noi saremo vigili e attenti", assicura Presta.
    Secondo il Gac, questa risposta è "un primo passo importante verso la tutela degli interessi degli oltre ottomila allevatori italiani di cani di razza e il riconoscimento del ruolo fondamentale dell'Enci nel sistema di identificazione degli animali da compagnia".
   

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