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ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d'Aosta
Una mostra fotografica sotto i portici di Palazzo regionale ad Aosta e uno spettacolare video per raccontare i 50 anni del Soccorso alpino valdostano, ente istituito con la legge regionale numero 39 del 1975 e che ha rivoluzionato la gestione del soccorso in montagna in questo spicchio delle Alpi. Ad organizzare le celebrazioni è la Regione autonoma Valle d'Aosta.
L'evoluzione del soccorso in montagna in questi anni è stata sostanziale: si è passati dalle squadre a piedi all'uso dell'elicottero, fino alle operazioni di elisoccorso in notturna, novità dell'ultimo anno. Il Soccorso alpino valdostano ha potuto dimostrare di avere un ruolo fondamentale non solo nel soccorrere, ma anche nel sensibilizzare la comunità sulla sicurezza in montagna. Ogni anno, vengono effettuati circa 1.700 interventi, ma c'è di più: il Sav funge anche da punto di riferimento per informazioni utili su percorsi e condizioni della montagna, diventando così un alleato prezioso per tutti coloro che si avventurano tra le vette.
Il Soccorso alpino valdostano è unico per tipo di assetto fra gli organismi di soccorso. La peculiarità dell’attività impone una puntuale preparazione, tanto che si è giunti a considerare che la formazione alpinistica di una guida alpina non sia più sufficiente per farne un tecnico di soccorso specializzato, per il quale è necessario un ulteriore addestramento specifico e un aggiornamento continuo. Per l’espletamento del servizio il Sav si avvale quindi di figure professionali, impiegate secondo necessità in relazione alla qualifica rivestita ed alla preparazione raggiunta. La legge regionale del 2007, infine, ha ulteriormente valorizzato il servizio, introducendo livelli di specializzazione che garantiscono competenze specifiche per affrontare le sfide dell’ambiente alpino.
La mostra fotografica - allestita nel 'cuore' della regione e del suo capoluogo - celebra non solo l’attività, l’impegno e la forza degli uomini e delle donne che fanno parte del Soccorso alpino valdostano, ma è anche un omaggio alla dedizione e al coraggio di tutti coloro che hanno contribuito a costruire, a mantenere e a potenziare questo prezioso servizio. Tra questi i direttori, a cominciare da Franco Garda, Renzino Cosson, Giuliano Trucco, Adriano Favre, Andrea Perrod, Alessandro Cortinovis e, oggi, Paolo Comune.
ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d'Aosta
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