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ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d'Aosta
"È nell’innato spirito dei valdostani la capacità di farsi comunità attiva nei momenti di emergenza. Questo è un tratto distintivo del patrimonio culturale e sociale della Valle d’Aosta, un elemento identitario della nostra gente di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi e fieri, perché ci rappresenta e racconta chi siamo e cosa significa vivere in un territorio di montagna". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, durante le celebrazioni per i 50 anni del Soccorso alpino valdostano, "un traguardo importante che celebra non solo la storia, ma anche l’anima di un servizio essenziale per la nostra comunità e per tutti coloro che amano la montagna".
"Un grande merito per questo traguardo - ha aggiunto - lo dobbiamo a Franco Garda, una guida illuminata che ha creduto nei suoi uomini e nelle sue visioni, spronando gli amministratori di allora affinché la legge regionale 39 del 1975 includesse la nascita del Soccorso alpino valdostano. Ancora oggi a lui è legata la realizzazione di una barella in carbonio, tuttora in dotazione di molti enti preposti all’emergenza, grazie alla sua struttura leggera e modulabile che permette interventi di soccorso su qualsiasi tipo di terreno: dalla neve all’acqua, dalla parete al mare".
"In queste cinque decadi - ha proseguito Testolin - il Soccorso alpino ha rappresentato un faro di speranza e professionalità, guidato dal coraggio e dalla determinazione di queste guide alpine, uomini e donne che hanno saputo unire le proprie forze e competenze per rispondere alle emergenze. La vera essenza di questo servizio risiede nella capacità di fare sistema, di lavorare fianco a fianco nei momenti di crisi, ma anche di essere un punto di riferimento solido durante i momenti di formazione e crescita. È in questo spirito che il Soccorso alpino ha accolto i giovani con entusiasmo e affetto, trasmettendo loro non solo competenze tecniche, ma anche valori di solidarietà e comunità".
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