Fingono l'arresto della
figlia e si fanno consegnare dodicimila euro dall'anziana madre.
A due mesi e mezzo dai fatti, verificatisi a Sorrento, i
carabinieri della locale compagnia hanno proceduto ad eseguire,
a Benevento e Nola, un'ordinanza di custodia cautelare agli
arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Torre
Annunziata su richiesta della Procura, nei confronti di due
persone accusate di truffa aggravata dall'età particolarmente
avanzata della vittima e per aver cagionato alla parte offesa un
danno patrimoniale di rilevante gravità.
I fatti risalgono allo scorso 24 febbraio: la donna di 90 anni,
da ciò che hanno ricostruito gli inquirenti, fu contattata
telefonicamente da un uomo che, presentandosi falsamente come
maresciallo dei carabinieri, aveva riferito all'anziana di aver
arrestato la figlia a seguito di un incidente stradale,
aggiungendo che per salvarla la donna avrebbe dovuto consegnare
tutto il denaro contante che aveva in casa più eventuali monili
in oro.
Poco dopo nell'abitazione della 90enne si sarebbe presento - è
sempre il convincimento degli investigatori - un complice che si
sarebbe qualificato quale avvocato, facendosi consegnare
dodicimila euro in contanti.
L'indagine, svolta attraverso l'analisi delle immagini dei
sistemi di videosorveglianza della zona e attraverso precise
attività di investigazione, ha permesso di risalire ai presunti
autori della truffa, che risultano già denunciati a piede libero
per un'altra truffa commessa in concorso tra loro circa un mese
prima e successivamente arrestati in flagranza, sempre per
analogo reato, lo scorso 17 marzo dai carabinieri di Senise
(Potenza).
I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le
rispettive abitazioni.
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