Una relazione che ha
voluto che non fosse solo un atto formale da consegnare al
presidente del Consiglio regionale, ma che diventasse un
"evento, perché i calabresi devono sapere". Lo ha detto il
garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria
Antonio Marziale, che oggi, assieme al presidente del Consiglio
regionale Filippo Mancuso ed affiancato dal procuratore del
Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, Roberto Di Palma,
ha presentato la relazione dell'attività per il 2024.
Tra gli tanti obiettivi ancora da raggiungere, Marziale ha
offerto il primato che vede la Calabria al primo posto in Italia
per il numero dei tutori per minori stranieri non accompagnati
in Italia. "Tuttavia - ha spiegato Marziale - la situazione dei
minori in Calabria non è delle migliori. Questo Garante si
ritrova ogni anno davanti una vera e propria muraglia cinese, a
causa di anni di incuria". Tra gli obiettivi fissati da Marziale
per il suo secondo mandato, "l'istituzione della
neuropsichiatria infantile in Calabria. Il presidente Roberto
Occhiuto si è impegnato ad istituirla. Ed io credo a questa sua
promessa. Fino a quando ci sarà un solo bambino che sta male non
potrò dire di aver raggiunto i miei obiettivi". Anche il
procuratore Di Palma si è soffermato sulla mancanza di un
reparto, anche a Reggio Calabria, di neuropsichiatria infantile.
"Spesso abbiamo difficoltà a reperire strutture dove ricoverare
i minori, soprattutto quelli che presentano problemi di
carattere psichiatrico" ha detto Di Palma sottolineando che "i
minori non sono il nostro futuro, sono il nostro presente", e la
"forte interlocuzione che intercorre tra la Procura per i
minorenni e l'ufficio del garante, "struttura che ci fa da
pungolo nella nostra attività e svolge una funzione
propositiva".
"Di passi in avanti se ne stanno facendo, anche se la
percezione che abbiamo è quella di non riuscire a fare nulla -
ha evidenziato Marziale -. Ma vanno citati gli investimenti per
contrastare la dispersione scolastica, predisposti dal Governo
regionale. Investimenti infrastrutturali che riguardano la sfera
educativa dei ragazzi. Si sta lavorando sul digita-divide, e c'è
il grande risultato ottenuto dal Garante, nel 2016 della terapia
intensiva pediatrica, e la proposta di legge regionale, per
portare a 16 anni l'età del consenso sessuale. Proposta che l'on
Francesco Cannizzaro, assieme ad altri parlamentari, ha portato
all'attenzione del Parlamento nazionale".
Dai numeri della relazione, il quadro è ancora preoccupante,
con 287.279 minori residenti in Calabria, pari al 15,6% della
popolazione, con una quota superiore ad altre parti del Paese,
ma con la più alta percentuale di minori che vivono in povertà
relativa. Marziale si è soffermato sulle tante problematiche che
riguardano l'infanzia e l'adolescenza, "dove la scuola e la
famiglia hanno un ruolo fondamentale - ha detto -. È finita
l'epoca delle figlie che giocavano a fare la mamma. Oggi è pieno
di mamme che si comportano come bambine".
"La Calabria non è un'isola felice - ha concluso Marziale -
ma sta cominciando a distinguersi dal resto di un mondo che ha
dimenticato di aver letto Norberto Bobbio negli anni '90, quando
parlò di età dei diritti, mentre oggi c'è una regressione
mondiale spaventosa".
Tra i diversi argomenti della relazione, Marziale ha
evidenziato il nuovo fronte dell'esposizione on-line
incontrollate dei minori. "C'è una battaglia con gli altri
Garanti su questo tema - ha detto - ma che è anche un problema
planetario, perché il crimine che viaggia on-line è ormai
inquantificabile".
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