"Continua l'iniziativa della
Regione, cominciata a ottobre del 2022, quando dicemmo che chi
promuove le guerre e le aggressioni è colpevole ma noi non siamo
innocenti. Oggi assistiamo all'esplosione di guerre, la
violenza, siamo passati da quando dopo la Seconda guerra
mondiale, la Shoah, Auschwitz, dicemmo mai più la guerra, a
un'esplosione di nuova barbarie, a una situazione nella quale
gli organismi internazionali sono svuotati di poteri e il
diritto internazionale sembra aver perduto ogni efficacia".
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a
margine del Concerto per la Pace organizzato al Duomo di Napoli.
"Dobbiamo muoverci - ha detto De Luca - ridare forza al diritto
internazionale, per evitare che prenda campo il diritto della
forza, dei carri armati, dei droni, dei missili. Una cosa deve
preoccuparci molto, la ricaduta di queste immagini di violenza
sulle giovani generazioni. Provate a immaginare quante migliaia
di volte hanno visto le immagini di sangue, bombardamenti,
eccidi, mutilazioni, bambini morti". "Tutto questo - secondo De
Luca - non è indifferente per i giovani, determina anche una
caduta nei comportamenti quotidiani. La banalizzazione della
violenza determina un abbassamento della soglia di resistenza
alla violenza anche nella vita ordinaria e una diffusione di
comportamenti violenti". "Dobbiamo reagire - ha concluso De
Luca - e siamo qui nel Duomo di Napoli per esprimere solidarietà
e condivisione a Papa Francesco, che ha avuto il coraggio di
lanciare il messaggio della pace in maniera tenace, coerente,
indifferente anche alle accuse di scarso realismo. Vogliamo
essere con lui, dal punto di vista laico e religioso, vogliamo
essere 'cristiani assurdi', quelli che prendono Cristo sul
serio, quelli che considerano il Vangelo non un modo di dire ma
un modo di vivere".
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