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Blitz anticamorra a Pomigliano.Gratteri, "sindaco smentito"

Blitz anticamorra a Pomigliano.Gratteri, "sindaco smentito"

"La camorra non esiste? Non mi pare". 27 arrestati, 4 ragazzini

NAPOLI, 10 febbraio 2025, 20:00

Redazione ANSA

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Gratteri,  'sequestrati 90mila euro, intercettazioni pagate ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gratteri, 'sequestrati 90mila euro, intercettazioni pagate ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Nando Piantadosi) A Pomigliano d'Arco, popoloso comune a nord di Napoli, la camorra c'è e si vede: per almeno un paio d'anni ha gestito traffici e messo a rischio l'incolumità dei cittadini, anche usando minorenni che, per scalare le gerarchie e farsi belli agli occhi del boss, hanno usato la violenza pure quando non era necessaria. Un sistema criminale al quale ha assestato un colpo l'indagine avviata nel 2023 dalla Dda con la Procura dei minorenni che ha portato a 27 arresti, quattro dei quali di minorenni. A uno, affiliato al clan Cipolletta, acerrimo nemico dei Ferretti-Mascitelli (legati ai Mazzarella), viene contestato il reato di associazione mafiosa: un baby-camorrista orgoglioso della sua affiliazione, tanto da tatuarsi sul polso il nome del clan, lo stesso del quale apparteneva il padre morto.
    L'anno scorso, a mettere in dubbio la presenza della criminalità organizzata a Pomigliano fu il sindaco Lello Russo, che ora però precisa di essere stato strumentalmente frainteso.
    Le sue parole ("nella mia città non c'è alcun clan camorristico"), pronunciate dopo la richiesta di una commissione d'accesso del deputato Francesco Emilio Borrelli provocarono la risposta piccata della presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo, che invitò il primo cittadino a una "maggiore prudenza e cautela, soprattutto in caso di incompleta consapevolezza del fenomeno" mafioso. Colosimo che oggi ha lodato il lavoro dei militari e delle procure ribadendo "la presenza e la pervasività del fenomeno camorristico anche, e soprattutto, all'interno dell'hinterland napoletano". Pure il procuratore Nicola Gratteri ha fatto suo il concetto: "Il sindaco ha detto che da decenni non c'era camorra a Pomigliano, mi pare che sia stato smentito". Dal canto suo Russo ha ringraziato i magistrati e carabinieri e ha sottolineato che, all'epoca come oggi, intendeva affermare che "la camorra non esiste", sì, ma "all'interno del Palazzo municipale".
    Agli indagati sono contestati a vario titolo una lunga serie di reati, tra cui incendio, tentato omicidio, detenzione a fine di spaccio di droga, uso dei cellulari in carcere per dare ordini agli affiliati, usura e sequestro di persona. Delitti in parte commessi nell'ambito della contrapposizione armata finalizzata al controllo del territorio e della droga.
    I Cipolletta, grazie ai droni, gestivano l'introduzione di stupefacenti e cellulari nel carcere di Carinola. Documentate 14 estorsioni, a imprenditori e commercianti, 11 rapine violente, quasi tutte compiute dai minorenni e una serie di stese.
    Sequestrata una trentina di armi, tra fucili e pistole, e circa 90mila euro in contanti grazie ai quali, ha detto Gratteri, "ci siamo pagati le intercettazioni". Intercettazioni, è stato sottolineato, risultate anche stavolta decisive e rivelatrici, ad esempio, della facilità e disinvoltura con cui gli indagati disponevano e maneggiavano ogni tipo di arma. Al punto, in un caso, di scarrellare la pistola in casa, perfino davanti a un bambino di 6 anni: "Papà, dove vai con la pistola?", la voce del bimbo catturata dai microfoni.
   

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