Mega festa abusiva nella serata di
martedì con tanto di fuochi d'artificio in villa comunale a
Castellammare di Stabia per il rientro nella sua abitazione di
Luciano Verdoliva, assolto ieri dalla Corte d'Assise di Napoli
nel processo per l'omicidio del 28enne Carmine Paolino,
assassinato il primo marzo del 2005, a Castellammare di Stabia,
nell'ambito di una faida di camorra. Lo riferisce il deputato di
Avs Francesco Emilio Borrelli citando la ricostruzione del
quotidiano Metropolis.
"Diverse persone - spiega Borrelli - lo hanno aspettato in
villa comunale. Al suo arrivo sono state stappate bottiglie di
champagne ed esplosi illegalmente fuochi d'artificio. Verdoliva
era recluso con l'accusa di omicidio aggravato dal metodo
mafioso dal 2023. Nel pomeriggio è arrivata la sentenza di
assoluzione dei giudici della Corte d'Assise del tribunale di
Napoli. Una decisione su cui ha influito la ritrattazione in
aula del "pentito" Ciro Sovereto che non ha confermato in toto i
racconti forniti appena un anno fa".
"Il pentito che ha ritrattato - aggiunge Francesco Emilio
Borrelli - deve essere estromesso dal programma di protezione
visto che o ha accusato un innocente o ha permesso la
scarcerazione di un camorrista assassino. Di certo lo spettacolo
abusivo e indecente a cui hanno dovuto assistere i cittadini di
Castellammare ci fa capire la cultura illegale e prepotente di
questi soggetti che hanno voluto dare un messaggio di potere
alla città che deve essere subito rispedito al mittente da parte
delle istituzioni".
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