Al porto di Pozzuoli, entro il
prossimo 15 maggio, sarà installato un ponte provvisorio per
consentire lo sbarco dei veicolii dai traghetti, reso più
complicato dall'innalzamento delle banchine a causa del
bradisismo. E' quanto emerso dal tavolo tecnico, convocato dal
prefetto di Napoli, Michele di Bari. Si sta lavorando a
soluzioni strutturali che saranno possibili ad un finanziamento
di circa due milioni di euro; la Regione Campania è stata
individuata dal Commissario straordinario per l'attuazione
degli interventi pubblici nell'area dei Campi Flegrei quale
soggetto attuatore.
Saranno quindi realizzati dei pontili galleggianti e
carrabili nel porto di Pozzuoli, con una spesa di circa 800mila
euro. Ma si procederà anche al livellamento dei fondali della
darsena-traghetti. Per questa operazione si spenderà più di un
milione di euro. Per il livellamento sarà necessaria una
propedeutica bonifica bellica. Insomma bisognerà accertare
l'eventuale presenza di ordigni risalenti all'ultima guerra
Il tavolo di confronto di ieri "è stato propositivo e
fattivo", ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari. "Vi è
una grande intesa tra i sindaci e le autorità marittime
preposte, la Regione Campania e il commissario Soccodato. Si
lavora in grande sinergia", ha detto ancora il prefetto che ha
voluto condividere con tutti gli attori il cronoprogramma degli
interventi.
Entro la prossima settimana verrà redatto un progetto di
fattibilità per l'installazione dei pontoni (temporanei e
definitivi) che verrà sottoposto ad un tavolo tecnico presso la
Capitaneria di Porto di Pozzuoli con la partecipazione delle
Compagnie di navigazione e del consorzio degli autotrasportatori
"L'Ammiraglio Angora ha espresso vivo apprezzamento per
l'impulso del tavolo alla definizione veloce della problematica,
assicurando la massima collaborazione da parte dell'autorità
marittima all'esame delle proposte tecniche predisposte", ha
sottolineato il prefetto.
Al vertice in prefettura hanno partecipato i sindaci di
Pozzuoli, Bacoli, Ischia, Casamicciola Terme, Serrara Fontana e
Lacco Ameno e i rappresentanti delle amministrazioni di Forio e
Barano d'Ischia hanno manifestato apprezzamento per la soluzione
individuata.
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